Morto Lino Pin, eroe partigiano di Cappella

CAPPELLA MAGGIORE. Si è spento l’eroe partigiano Lino Pin. Fu tra i primi a liberare Cappella Maggiore e Vittorio Veneto. Nel dopoguerra fu anche sindaco di Cappella Maggiore. “Nino”, come era chiamato, si è spento domenica a 90 anni. Era infatti nato il 26 marzo del 1925 a Cappella Maggiore da Antonio e Augusta Zanette. A 19 anni, nel luglio del 1944, entrò nel movimento partigiano. Fu inserito nelle fila della prima brigata "Cairoli". Nell’ottobre successivo passò poi nel Distaccamento "Celanti", dove rimase fino alla Liberazione sotto il comando di Lorenzo Altoè “Iseo”. Lino Pin, in qualità di capo squadra, fu uno dei primi ad entrare la mattina del 28 aprile 1945 a Cappella Maggiore. Nel pomeriggio dello stesso giorno fu la volta della liberazione di Vittorio Veneto. “Nino” fu ferito ad una mano in via Oberdan, in località Boschet, a Vittorio Veneto. Residente ad Anzano, fu un eccellente falegname. Militante del Partito comunista, sotto quella bandiera fu sindaco di Cappella Maggiore dal 1975 al 1980. Nei cinque anni precedenti era stato consigliere comunale, incarico che ricoprì dopo la parentesi da primo cittadino dal 1980 al 1990. «Quest'anno in paese, il 25 aprile, è stata fatta una festa per commemorare il settantesimo anniversario della Liberazione», ricorda Mariarosa Barazza, sindaco di Cappella Maggiore. «Non ha voluto mancare nonostante non stesse molto bene. In quell'occasione abbiamo consegnato a Pin una pergamena, un riconoscimento particolare e un ringraziamento per quello che ha fatto». I funerali di Lino Pin si terranno oggi alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Anzano. Il sindaco sarà presente alla cerimonia con il gonfalone del comune. “Nino” lascia i figli Bruna e Walter, i nipoti Sarah, Marco e Andrea. La salma proseguirà per la cremazione. Francesca Gallo
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