Morte bianca, s’indaga per omicidio colposo

La Procura apre un’inchiesta sulla fine del piccolo Jerome. Sarà affidato l’incarico per l’autopsia sul bimbo di 2 mesi

CONEGLIANO. La Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, in seguito alla morte del piccolo Jerome. La famiglia ha presentato una denuncia ai carabinieri e quindi è stata aperta un’indagine sul bambino di due mesi, deceduto dopo un malore nella culla mentre stava dormendo. Non ci sono, al momento, persone iscritte nel registro degli indagati. L’inchiesta è affidata al sostituto procuratore Giulio Caprarola.

L’AUTOPSIA

Il primo passo sarà effettuare l’autopsia, l’incarico verrà affidato ad uno specialista nelle prossime ore. Già il personale medico dell’Usl 2 aveva richiesto l’esame autoptico. Tra le possibilità c’è quella che il piccolo sia stato colpito dalla “Sindrome della morte improvvisa di lattante”, ma al momento non si possono escludere altre cause. Anche il papà Frank Opoku Agyekum ha sollecitato l’attuazione dell’autopsia, per stabilire quali siano state le cause che hanno portato ad una tragedia dolorosa quanto inaspettata. Il piccolo non aveva problemi di salute e nemmeno quel giorno - era stato vaccinato proprio venerdì - aveva dato segnali preoccupanti. Durante la notte tra venerdì e sabato si è consumato il dramma nell’appartamento di via Verdi in cui il papà vive con la moglie e altri due figli.

LE IPOTESI

Jerome è stato trovato nella culla che aveva difficoltà a respirare. È stato allertato il 118 ed il neonato è stato portato nell’ospedale di Conegliano, ma non c’è stato nulla da fare. Tra le prime ipotesi, dunque, c’è stata quella di un rigurgito e un soffocamento, oppure quella definita Sids (“Sudden infant death syndrome”) che colpisce i bimbi nei primi mesi di vita e di cui sono ancora sconosciute le cause nella comunità scientifica. I risultati dell’autopsia dovranno fornire le risposte. L’esame servirà a indirizzare l’indagine e richiedere eventuali altri accertamenti e comprendere se possano essere individuate delle responsabilità. Il fascicolo ad ora è aperto a carico di ignoti. Nemmeno la famiglia ha lanciato accuse, ma attende i risultati dell’autopsia e vuole sia fatta chiarezza. Di origini ghanesi, i componenti del nucleo familiare (i genitori hanno altri due figli) sono ritornati a vivere a Conegliano da circa un anno. Già una decina d’anni fa avevano abitato nella Città del Cima, poi per motivi di lavoro si erano trasferiti in altre parti d’Italia, nell’ultimo periodo a Reggio Emilia.

IL lutto

Frank Agyekum ha trovato una nuova occupazione in una ditta nella zona industriale di San Giacomo e tutto sembrava andare per il meglio, con l’arrivo di un fiocco azzurro in casa. Jerome era stata la felicità di tutti i familiari e amici. L’intera comunità coneglianese è rimasta turbata per un dramma che ha reciso una vita appena sbocciata. —

Diego Bortolotto

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