Morìa di negozi in centro storico L’Ascom: «Affitti troppo cari»

Quella di “Zanchetta Calzature” sarà l’ennesima chiusura: sono una ventina i locali sfitti o in vendita  Rinaldin: «L’offerta dei commercianti va diversificata. E la giunta mantenga le promesse fatte»
ODERZO. Zanchetta Calzature, il negozio di via Roma con alle spalle quasi un secolo di storia, chiuderà per sempre a fine settembre. Anche se, come sembra, la decisione non è stata presa per ragioni di carattere economico, questa chiusura evidenzia una ferita mai chiusa a Oderzo, quella della salute commerciale del centro storico. Chi passeggia nella zona più centrale della città (via Spinè, via Mazzini, via Umberto I, via Garibaldi, ma anche piazza Grande) conta una ventina di negozi sfitti o con esposto il cartello “cedesi attività”. Un numero allarmante, considerato anche che alcuni locali sono vuoti da decenni: è il caso del negozio ex “Gium”, in via Umberto I, ma anche di quelli in via Garibaldi in cui fino a 15 anni fa era ospitata la Libreria Becco Giallo, poi trasferitasi in via Umberto I. Rino Rinaldin, presidente dell’Ascom opitergina, ha le idee chiare su quale sia la principale causa di questa moria: «Gli affitti a Oderzo sono altissimi», afferma. Spesso i proprietari non basano il prezzo di affitto sul valore dell’immobile, ma impongono prezzi anche fuori mercato, con il risultato che i locali restano sfitti. Durante la campagna elettorale, l’attuale sindaco Maria Scardellato aveva avanzato molte proposte per cercare di risolvere la questione: aveva promesso che, dopo essersi insediata, la sua giunta avrebbe aumentato le tasse ai negozi che erano sfitti da tempo e si sarebbe attivata per portarvi alcune mostre temporanee. «Idee ottime, ma non si sono viste azioni concrete», continua Rinaldin. Secondo il presidente Ascom, a mancare è anche una legge che favorisca il rilancio dei centri storici, mentre si tende a preferire i grandi centri commerciali: l’ultimo caso che riguarda Oderzo è il Megastore Famila, aperto nel 2013 nella zona del Brandolini e chiuso dopo 2 anni. I centri storici hanno esigenze molto peculiari: «Serve una grande varietà nell’offerta dei negozi: nel centro storico di Oderzo ci sono troppi negozi di abbigliamento e mancano molte altre tipologie di negozi, come la telefonia», è l’analisi che propone il presidente dei commercianti opitergini. Un’altra esigenza avvertita da Ascom è quella di poter disporre di parcheggi comodi per i clienti sul modello di Klagenfurt, che ha realizzato un enorme parcheggio sotterraneo proprio in corrispondenza del centro storico. Anche se questo è un obiettivo molto ambizioso, l’esigenza si ricollega al progetto di pedonalizzare via Umberto I avanzato dalla giunta Scardellato. Un piano bocciato senza riserve da Ascom: «L’idea è affascinante, ma credo che si tramuterebbe in un grave danno per il commercio», avverte Rinaldin. In questa situazione di emergenza, un segnale di speranza viene da piazza Grande. Pare che il negozio che ospitava “Corona Abbigliamento”, chiuso da 11 mesi, potrebbe riaprire a breve sotto altre insegne.


Niccolò Budoia


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