Monumento al soldato d’Italia niente soldi per il restauro

PEDEROBBA. Sorge su un'area privata, quella della Cedes, è stato inaugurato nel 1988, la Regione Veneto lo ha inserito nel piano degli interventi strutturali prevedendo un finanziamento per la sua...

PEDEROBBA. Sorge su un'area privata, quella della Cedes, è stato inaugurato nel 1988, la Regione Veneto lo ha inserito nel piano degli interventi strutturali prevedendo un finanziamento per la sua manutenzione in vista dello sviluppo del progetto "La porta per il fronte del Grappa tra i memoriali d'Italia e di Francia" in occasione del Centenario della Grande Guerra. È il monumento al soldato d'Italia, opera bronzea collocata lungo la Feltrina, quasi di fronte al sacrario militare dei francesi, con il Piave di lato. Ma non se ne farà nulla, se non un intervento di manutenzione ridotto da parte del comune di Pederobba. Motivo? Al finanziamento della Regione Veneto il Comune dovrebbe aggiungere 30mila euro che, col patto di stabilità, non è in grado di tirare fuori dalle casse. E quindi si limiterà a fare un intervento di manutenzione con una spesa tra i 10mila e i 15mila euro ma il progetto della Regione, con prolungamento dell'area interessata verso il Piave, rimarrà sulla carta. Come non si farà nulla del passaggio di proprietà dell'area dalla Cedes al Comune. L'amministrazione ha provveduto ad inserirla nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2015 e vi ha attribuito un valore di 52.500 euro, ma la proprietà non riceverà alcunché. Il monumento, opera dello scultore veneziano Gianni Aricò, inaugurato in pompa magna in occasione del 70esimo della fine della Grande Guerra, è di proprietà del comune di Pederobba, che ne ha accettato la donazione nel 2010. E come proprietario il comune di Pederobba provvederà ad una sua manutenzione di minima, ma l'amministrazione comunale vede come una beffa il fatto di essere destinataria di un finanziamento regionale per la valorizzazione del monumento al soldato d'Italia e dovervi rinunciare perché non è in grado di far fronte alla compartecipazione richiesta per i limiti di spesa imposti dallo Stato. Il tutto mentre si parla di celebrazioni in grande stile per il Centenario della Grande Guerra. (e.f.)

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