Montebelluna, bimba costretta a danzare senza culotte

I genitori: «Nostra figlia di 6 anni fatta esibire senza mutandine perché non aveva pagato il noleggio». Causa e diffida
foto aeros per lamantea
foto aeros per lamantea

MONTEBELLUNA. Una bimba di 6 anni costretta a danzare senza indumenti intimi e protettivi sotto il tutù. È questa l’accusa che una coppia di genitori del Montebellunese rivolge a una scuola di danza (nomi e luoghi non saranno riportati per non rendere identificabile la bambina). E tutto questo - sempre secondo l’accusa - sarebbe accaduto perché la famiglia non aveva pagato il costo del noleggio della “culotte”. Una storia dai contorni surreali, ma da alcuni contenuti concretissimi: innanzitutto il filmato in possesso dei genitori, in cui è documentato chiaramente quanto denunciato. E una diffida legale, nei confronti di una emittente televisiva che ha fatto le riprese di quel saggio di danza, e nei confronti di tutti quelli che hanno eventualmente postato sui social network immagini di quella esibizione. Presto, però potrebbero partire anche una causa civile e con molta probabilità anche una penale nei confronti dei responsabili di quanto accaduto, secondo l’annuncio dei legali della famiglia.

I fatti. Una bambina di 6 anni residente con i genitori nell'hinterland di Montebelluna partecipa, qualche giorno fa, al saggio di danza di fine anno con l’associazione di cui fa parte e di cui ha seguito tutti i corsi. Un saggio che si tiene in provincia di Padova, a cui partecipano varie scuole di danza ritmica, tra cui, appunto, quella dell’associazione montebellunese che tiene i corsi seguiti anche dalla bambina. Per le piccole danzatrici sono previsti due tempi di danza. Come è noto, le ballerine indossano un tutù e sotto una specie di culotte. Anche la bambina montebellunese, come tutte le sue amiche, si esibisce così, nel primo tempo.

Nel secondo tempo, però, succede qualcosa: la bimba torna in scena senza culotte. Insomma, è sul palco senza mutandine. I genitori, in platea, hanno un sussulto. «Ma come? Cosa sta succedendo?», si dicono. Subito dopo il saggio, cercano i responsabili dell’associazione e chiedono spiegazioni.

La versione dei genitori. «Secondo quanto ci ha raccontato il padre, ai genitori sono state date due spiegazioni diverse sul fatto che la bambina non avesse più la culotte nella seconda esibizione - spiega Chiara Guolo, avvocato con studio a Padova, che assiste la famiglia assieme al collega montebellunese Alessio Baù-. Prima è stato detto ai genitori che le mutandine delal loro figlia si erano strappate e per questo le erano state tolte, in un secondo tempo, dopo l’insistenza del padre, la versione però è cambiata: le erano state tolte perché la famiglia non aveva pagato i 4 euro di noleggio previsti. La madre, però, va precisato, voleva pagare la cifra, ma non aveva al momento denaro cash a disposizione e le era stato detto che poteva portare i soldi successivamente. Adesso stiamo verificando questa versione, ma due spiegazioni di questo tipo, se fossero state effettivamente date in questi termini, sono veramente incredibili, inaccettabili», dice il legale. «Quello che però ci preme innanzitutto - aggiunge l’avvocato Guolo –, per salvaguardare l'equilibrio psicologico della bambina, è di far sparire immediatamente le immagini delle riprese e le fotografie relative all’esibizione. C'era un’emittente che ha ripreso lo spettacolo e sicuramente, chi le ha montate non si è reso conto di tutti i contenuti. Perciò abbiamo inviato all’emittente una diffida, perché le cancellino. Poi, sicuramente procederemo con una causa civile e stiamo valutando se fare altrettanto in sede penale».

La bambina. A casa, i genitori rivedono proprio quelle immagini, le stesse ora a disposizione del legale a sostegno della denuncia. E sono, purtroppo, inequivocabili. La bambina, superata l’emozione del momento, pare essersi resa conto di quanto successo, tanto che ora non vuole più frequentare quella scuola di danza. I genitori hanno anche deciso di rivolgersi ad uno psicologo. «Nostra figlia da quel giorno è sotto shock», dicono.


 

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