Mom: «Una nuova gara per il socio privato» Fondi per bus e stazioni

Malamente sfumata l’ipotesi dell’ingresso di un socio privato al 33% (con annesso aumento di capitale milionario) l’azienda di trasporto pubblico Mom ieri ha approvato il nuovo piano industriale annunciando investimenti e progetti. Ma a tenere banco è stata inevitabilmente l’inatteso esito del bando di gara.

Ma per Stefano Marcon, presidente della Provincia (socio di maggioranza della Mom), dietro all’insuccesso della gara ci sono esclusivamente motivazioni tecniche. «Il ricorso contro la nostra gara è arrivato tre giorni prima della presentazione delle offerte, quindi è naturale che in pendenza di una sentenza del Tar chi deve presentare le offerte attenda. Non ho motivo di ritenere che non ci sia interesse da parte dei privati» ha detto, «il Tar ha sancito che il nostro bando è perfettamente legittimo decideremo se ripresentarlo o andare a trattativa privata». Mom, che ha un fatturato di circa 47 milioni di euro e 600 dipendenti (di cui 455 autisti), prevede nel prossimo triennio investimenti per 30,7 milioni. Saranno acquistati 48 nuovi mezzi, quasi tutti a metano, per un investimento di 12,9 milioni. «La soluzione strategica per il prossimo futuro sarà sicuramente il metano, anche in considerazione del fatto che nel nuovo deposito di via Castellana», aggiunge il presidente Giacomo Colladon, «l’impianto di rifornimento è già predisposto per una conversione da Gpl a gas metano. L’installazione di pannelli fotovoltaici consentirà anche l’auto-alimentazione dell’impianto. L'autonomia attuale degli elettrici oggi non va oltre i 140 chilometri (contro i 420 di percorrenza media giornaliera di un bus Mom) è evidente che la scelta del metano resta, attualmente, la più corretta».

Il 2020 sarà l’anno del trasferimento del deposito di Treviso da via Polveriera a via Castellana che dovrebbero essere pronto per l’estate. E il piano industriale mette a bilancio già i fondi per la ristrutturazione delle officine e la realizzazione di una nuova sede uffici. Sono stati stanziati anche gli investimenti per l'acquisizione delle quote private nel compendio “ex Cuor” e per le spese di progettazione della nuova autostazione e uffici commerciali a Treviso. Tra gli investimenti anche l’operazione su Castelfranco (nuovo deposito e officina) e la partecipazione ai lavori di rifacimento dell’autostazione di Montebelluna. Complessivamente gli investimenti immobiliari peseranno per 11,8 milioni nei prossimi tre anni. Altri 5,8 milioni saranno spesi in tecnologia. —

F.C.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso