«Mollo casa e lavoro e parto a piedi» Così rinascerò camminando 2.500 km»

L’avventura
«Pensateci solo un attimo, esiste azione più semplice come quella di mettere un piede davanti all’altro? Camminare è la nostra prima forma di libertà fin da quando siamo neonati, da quel momento iniziano le scoperte, le esplorazioni e le prime cadute». Danilo Galli, 32 anni di Treville è in cammino verso occidente. Si è dimesso dal lavoro, ha lasciato l’appartamento ed è partito da lì, a piedi, in direzione Santiago de Compostela e Finisterra.
Addio al lavoro
Faceva l’impiegato amministrativo per una nota azienda di caldaie e climatizzatori nel Trevigiano, ma il posto sicuro non gli ha impedito di seguire i propri sogni. «Nel mio percorso di vita sto aprendo una parantesi lunga 2.500 km, lasciando indietro quanto di buono e cattivo costruito fino ad ora, tornando a vivere di cose semplici, passo dopo passo, con l’umiltà di un pellegrino e la curiosità di una volpe», spiega Danilo. Partito il 15 giugno da Onara, la casa paterna, dovrà attraversare tre nazioni, sette cammini del pellegrino da percorrere, quattordici regioni da attraversare, e 2.500 chilometri da macinare con le scarpe. Ieri era già arrivato alla periferia di Mantova. «Volevo tornare a essere padrone del mio tempo, a scoprire la genuinità delle persone e la naturalità delle cose», spiega Danilo, che già da una settimana e mezza ha lo zaino in spalla.
Il percorso
Il suo sarà un lungo viaggio: «Il primo cammino che seguirò sarà la via Postumia, che mi permetterà di sfiorare il lago di Garda, attraversare la Romagna e raggiungere il suo termine in Liguria, nel suo splendido capoluogo, Genova. Da lì inizia la via Della Costa Ligure, affascinante percorso attraversando luoghi magici come Savona e Sanremo». Poi la Francia: «Mi collegherò alla via Provenzale lungo la splendida Costa Azzurra. Ad Arles mi troverò di fronte al mio primo bivio importante e l’intenzione e quella di proseguire lungo il Cammino Tolosano nella sua variante costiera, fino a Montepellier, per poi collegarmi alla via del Piemonte Pirenaico grazie al quale giungerò al famosissimo santuario di Lourdes».
Ritrovare se stesso
La voce di Danilo è decisa come sono decise e costanti le sue gambe, passo dopo passo, metro dopo metro. «Dovevo partire a marzo, ma il Covid19 ha cambiato molte cose. Ora però, sono qui, con il mio zaino e le mie speranze». Da Lourdes si dirigerà verso Irun per percorrere il Cammino di Santiago del Nord. Danilo è un camminatore navigato; qualche tratto l’aveva già percorso. Questa volta però, si farà tutto in un unico grande viaggio. Perché cammini, Danilo? «Camminare porta a riflettere, su se stessi e sul mondo che ci circonda, camminando si creano pensieri nuovi, variando e navigando nei mille che già gironzolano nella nostra testa ed in quei momenti riesci a dargli un senso e un ordine». Per chi vorrà seguire questa incredibile avventura c’è un sito per leggere il diario di bordo di Danilo e vedere i paesaggi che le sue foto ci regaleranno: thepilgrimfox.com e social network annessi. «Ho lavorato da quando avevo 13 anni», conclude Danilo, «voglio ritornare a essere padrone del mio tempo, interrompere la solita quotidianità e riscrivere questo tratto di vita». —
Elia CavarzAn
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