Mini naja, l’appello degli alpini di Treviso: «I giovani imparino l’altruismo»

Per i 6 mesi di servizio civile nuova richiesta al ministro Pinotti che a Treviso si era detta favorevole: «Ci aiutino anche i parroci, i consigli comunali e pastorali». In 1500 domenica al Bosco delle Penne mozze 
Allegranzi Cison raduno al bosco delle penne mozze
Allegranzi Cison raduno al bosco delle penne mozze

CISON DI VALMARINO. Singolare appello degli alpini ai parroci, ai consigli comunali e ai consigli pastorali. Fate in modo, sollecitando il Governo e, quindi, sostenendo l’Ana, affinchè ritorni la mini naia – è stato l’invito che Alessandro Rossi, già vice presidente nazionale dell’Ana e della Sezione di Brescia, ha rivolto dal Bosco delle Penne Mozze, sopra Cison - cioè il servizio civile di 6 mesi per i giovani, da poter svolgere nel Corpo degli alpini, oltre che in altre realtà di volontariato.

Il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, ne aveva diffusamente parlato all’Adunata del Piave, in termini così perentori che a Treviso il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, aveva rilanciato, dando le più ampie assicurazioni.

Ma in questi mesi non è stato fatto nessun passo avanti. Rossi, dunque, ha riaperto il capitolo, appellandosi all’opinione pubblica e in particolare a quella autorevole delle figure più vicine alla gente, i preti ed i sacerdoti. «Mettendosi a disposizione degli altri, ad esempio nella protezione civile, i nostri giovani – ha insistito Rossi – potranno recuperare i valori che stiamo perdendo, come quello della solidarietà».

Applausi di consenso dai 1500 alpini presenti in fondo alla valle di San Daniele, ma pure dai 15 sindaci che hanno presenziato e, a nome dei parroci, da don Adriano Sant, di Cison.

Don Sant ha celebrato la messa in mezzo al bosco, davanti alle lapidi in acciaio che ricordano gli alpini “andati avanti”, era accompagnato da un diacono con tanto di cappello alpino. Ieri sono state poste nuove foglie all’Albero del Ricordo delle Sezioni di Luino, La Spezia, Molise, Novara e Vercelli.

Al termine della liturgia è stata recitata la preghiera dell’alpino (a suo tempo discussa da alcuni preti, con seguito di polemiche), che il coro Ana da accompagnato con la melodia di "Signore delle cime". La cerimonia era stata introdotta da Renato Genovese, generale, della sezione Ana di Vittorio Veneto, consigliere nazionale e coordinatore della prossima adunata di Trento.

Genovese ha ringraziato per la presenza la signora Imelda Reginato, vedova della medaglia d'Oro Enrico, cui è dedicato un gruppo Ana, ed il cognato del generale Della Chiesa, molto vicino all’Ana. Sabato sera, aspettando il raduno interregionale del Centenario a Vittorio Veneto, si è tenuta un evento di musica e recitazione; il maltempo lo ha fatto trasferire dal bosco alle cantine Brandolini, con partecipazione comunque notevole, di mezzo migliaio di persone.

L’appuntamento è stato animato dal Coro Ana, dal Coro Alpino Col di Lana e dagli attori della Compagnia Teatro Orazero con la regia di Francesco Santin. Il Raduno al Bosco presto potrebbe diventare un evento ufficiale del calendario nazionale Ana a cadenza quinquennale.
 

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