Meridiana in piazza la più grande d’Italia

«Veneto segreto» la elegge tra le più importanti esistente al mondo L’orgoglio del progettista Toni Follina: «Tutto merito di Flora»
Di Claudia Stefani

ODERZO. In piazza Grande uno degli analemmi più grandi del mondo: la sua genesi è stata travagliata, ma ora sta regalando grandi soddisfazioni in termini agli opitergini in termini di pubblicità per la città. A dare risalto all’analemma di Oderzo è l’associazione culturale Veneto Segreto, impegnata a far conoscere le peculiarità della Regione. Secondo l’associazione l’analemma opitergino, comunemente chiamato ‘meridiana a tempo medio’, sarebbe il più grande d’Italia e uno dei più grandi al mondo. «In realtà non so se sia proprio la meridiana più grande d’Italia», commenta l’architetto Toni Follina, responsabile dei lavori di rifacimento di piazza Grande nel 1992. «Sicuramente è una delle più grandi d’Italia, per lo meno del tipo lemniscata, dalla forma di otto rovesciato. Ci sono infatti meridiane lineari molto grandi a Roma in piazza Montecitorio e a piazza San Pietro, ma anche all’interno di alcune chiese, come a San Petronio a Bologna, a Santa Maria degli Angeli a roma e nel duomo di Milano». Tutti passeggiando per piazza Grande hanno avuto l’occasione di notare lo strano segno tracciato sulla pavimentazione: si tratta della lemniscata, la curva a forma di 8 tracciata sul lato orientale su cui viene proiettata l’ombra della cuspide del duomo che scandisce il mezzogiorno e il corso dell’anno. Come è nata l’idea della meridiana per la piazza di Oderzo? «Volevamo dare un senso alla piazza, legarla a qualche cosa di curioso che la rendesse particolare», ricorda l’architetto Follina. «Io ho ideato la meridiana e seguito il cantiere della piazza, mentre tutti i calcoli della meridiana sono stati realizzati dal geometra Giovanni Flora, che ha realizzato praticamente tutte le meridiane della Marca». Passare dall’idea alla pratica non è stato facile. «Ci sono stati moltissimi problemi per la realizzazione dell’opera», afferma Follina, «a cominciare dalla contrarietà di molti cittadini fino ai problemi tecnici veri e propri. Il piano della piazza non è infatti perfettamente orizzontale, ma ha diverse pendenze. Per questo motivo ci sono volute diverse correzioni: abbiamo prima steso le pietre sulla sabbia senza fissarle e solo dopo aver verificato il tutto abbiamo proceduto a fissare col cemento tutti i tasselli di pietra. La differenza tra la pietra grigia, ovvero la trachite, e la pietra più chiara, ovvero la pietra d’Istria Orsera, permette di leggere perfettamente l’ora». Precisa l’architetto: «In inverno la meridiana può sbagliare l’identificazione del mezzogiorno di qualche secondo a causa della scarsità della luce. La meridiana da infatti il suo massimo quando c’è più sole, indicativamente da primavera a ottobre». Una curiosità: la meridiana con lemniscata non ha bisogno della targa che precisi la differenza tra ora solare e ora legale, in quanto è automatica -la meridiana legge chiaramente l’ora solare, quindi durante l’ora legale segna le 13 e non le 12- ma a Oderzo è stata comunque inserita per le insistenze del consiglio comunale che a seguito di numerose interpellanze a deciso di farla inserire comunque.

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