Mense di Roncade, proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici

Sindacato sul piede di guerra, Nicole Chirici: «Richieste di garanzie di reddito e condizioni di lavoro inascoltate

Mense di Roncade, proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici (foto d'archivio)
Mense di Roncade, proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici (foto d'archivio)

Proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici della Dussmann delle scuole di Roncade. A darne notizia Nicole Chirici della Filcams Cgil di Treviso: «Abbiamo preso questa decisione, e chiediamo con urgenza un incontro in Prefettura alla presenza della ditta gestrice del servizio mensa e dell’amministrazione comunale visto che le nostre legittime richieste non sono state accolte. Richieste - evidenzia Chirici - mirate a tutelare il reddito delle lavoratrici che oggi si vedono una grave riduzione di ore, fluttuanti di giorno in giorno peggiorando notevolmente le condizioni di lavoro».

A fine febbraio, nella scuola San Cipriano di Roncade, era stata rinvenuta una larva nel pasto servito a una bambina.

«Dopo i fatti di queste settimane relativamente al ritrovamento di corpi estranei nei cibi serviti alla mensa della scuola di Roncade, la situazione è andata via via complicandosi e a farne le spese, nel ritardo e nella mancanza di risposte da parte dei vertici aziendali e nel silenzio dell’amministrazione comunale, le lavoratrici che hanno visto drasticamente assottigliarsi il loro monte ore da oltre un mese, con conseguente drastica riduzione del loro salario. Pertanto - ricapitola la funzionaria sindacale della Filcams Cgil trevigiana - abbiamo sollecitato con urgenza Dussmann ad attivare responsabilmente la cassa integrazione o contratto di solidarietà; richiesta caduta nel vuoto».

«Dussmann ha tentato di individuare altri appalti per integrare le ore mancanti - sottolinea Nicole Chirici -, purtroppo ci risulta che a oggi, essendo necessario un presidio minimo nella maggior parte dei plessi del Comune di Roncade, e non essendo facilmente compatibili gli orari nei cantieri limitrofi, di fatto, tutte le lavoratrici hanno esaurito ferie e permessi maturate, e diverse di loro si trovano ancora a non completare il loro orario contrattuale e ad apprendere gli ordini di servizio con orario e luogo di lavoro solo di giorno in giorno, con evidente e forte disagio e senso di instabilità».

«Per quest’ultimo aspetto - continua Chirici -, inoltre, allo stesso tempo, dopo il primo periodo concitato e di preoccupazione, abbiamo inoltre caldeggiato il Comune di Roncade perché si procedesse a garantire alle famiglie dei bambini della scuola l’opzione di servirsi o meno del servizio mensa mensilmente e non con una scelta giornaliera, proprio per non pesare sulle lavoratrici in termini di organizzazione del lavoro, ormai nei fatti diventato a chiamata. E anche questa più che sensata istanza non è stata avvallata dai soggetti coinvolti».

«Per tutelare le lavoratrici, al fine di dare loro e alle loro famiglie garanzie economiche e determinare delle condizioni di lavoro stabili e che non siano fonte di disagio, non ci resta che proclamare lo stato di agitazione con la revoca di ogni disponibilità a variazioni orarie e trasferte, e a richiedere contestualmente un incontro alla Prefettura di Treviso» conclude Chirici.

 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso