Menarè, si cercano hostess per l’apertura comitato infuriato

COLLE UMBERTO. Hostess cercansi per l’imminente apertura del centro commerciale del Menarè. Sono spuntati on line i primi annunci di offerte lavoro: il 4 settembre, secondo quanto riporta l’agenzia che ha redatto gli avvisi, il nuovo centro commerciale Bennet aprirà le sue porte ai clienti. La notizia è un’altra doccia fredda per il comitato Cittadini del Menarè, che tramite il geometra Angelo Zanin sottolinea: «Il centro commerciale sarà pronto prima delle opere pubbliche promesse, così non si rispettano gli accordi, intervenga il Comitato di vigilanza». La catena di supermercati Bennet aveva esposto già da mesi l’annuncio di ricerca personale, all’esterno del cantiere del Menarè. Ma mai si era arrivati a una data precisa di apertura. Ci ha pensato un sito internet di annunci di lavoro a svelare l’arcano: «Selezioniamo hostess/promoter per l’apertura il 4 settembre, e la copertura delle prime tre-quattro settimane del nuovo supermercato Bennet a Colle Umberto. Cercansi ragazze e signore di bella presenza e consapevoli del proprio ruolo. È previsto briefing a metà luglio».

Per quanto riguarda il centro commerciale, è (quasi) tutto pronto: sia lo stabile, sorto là dove una volta c’era un centro di formazione professionale per l’agricoltura, sia le strade di accesso. Quello che manca, e che secondo i cittadini doveva essere completato prima del centro commerciale, sono le opere pubbliche promesse nell’Accordo di programma tra Comuni di Conegliano, Colle Umberto e Vittorio Veneto, Provincia e Regione. Su tutte, la pista ciclabile in direzione San Vendemiano e la sistemazione dell’incrocio del Menarè. Per la sola installazione di un tubo, propedeutico al rifacimento dell’incrocio, si dovrà aspettare agosto, con un ritardo notevole sulla tabella di marcia. Per quando si inizierà a scavare, probabilmente, le hostess del centro commerciale saranno già state selezionate. I cittadini del comitato sono infuriati: «A noi nessuno risponde, e intanto non si stanno rispettando gli accordi sottoscritti», spiega Zanin, «L’accordo si applica quando le opere di pubblica utilità sono urgenti e improcrastinabili: qui, invece, si fanno solo gli interessi del privato, e del centro commerciale. Secondo noi, visto che le opere pubbliche non ci sono, sussistono le condizioni per annullare l’accordo, e non aprire il centro».

Andrea De Polo