Mega-centrale Terna, la Regione dice no

Salgareda, il parere frena l’iter ma il progetto temuto dal Comune potrebbe essere salvato da una conferenza di servizi
Di Claudia Stefani

SALGAREDA. Interconnector Italia-Slovenia: la Regione esprime parere di non conformità urbanistica ed edilizia del progetto presentato dalla società Terna. Tiepido il sindaco Vito Messina: «Bene il parere negativo della Regione, ma l’iter è ancora lungo». Il mega progetto della Terna che fa tremare tutti i cittadini di Salgareda prevede la costruzione di un edificio che interesserà 90mila mq di terreno agricolo con un impatto ambientale notevole per il territorio comunale. La questione era stata resa palese poco prima delle vacanze estive: in un consiglio comunale convocato in fretta e furia e a cui hanno partecipato moltissimi cittadini, all’unanimità i consiglieri si sono espressi contro il progetto. La decisione finale sulla realizzazione del progetto spetterà ai ministeri romani dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente sentita la Regione Veneto. La giunta Messina ha quindi immediatamente contattato i rappresentanti regionali. «Ci siamo rivolti di persona ed in tempi diversi» spiega il sindaco Messina «al presidente Luca Zaia, agli assessori Maurizio Conte e Massimo Giorgetti, e al dirigente del settore Energia per sensibilizzarli sulla questione. Nell’incontro personale che ho avuto con lui, il presidente Zaia ha dimostrato di condividere le nostre preoccupazioni per il progetto». All’inizio di settembre la Regione ha adottato il provvedimento che dichiara «la non conformità delle opere rispetto alle prescrizioni ed ai vincoli delle norme e dei piani urbanistici ed edilizi dei Comuni di Salgareda e di Eraclea e pertanto sarà necessario raggiungere l’intesa Stato-Regione mediante conferenza di servizi presso il ministero dello Sviluppo Economico». Nel parere dell’organo tecnico regionale è sottolineato come la zona interessata dall’intervento abbia destinazione agricola e come sia in itinere il PAT, nel quale non è ricompreso l’elettrodotto. Nello stesso documento si segnalano il parere favorevole all’intervento della Provincia di Treviso, in quanto il progetto della Terna risulta conferme ai contenuti del PTPC ed il fatto che il progetto lambisce in via Candolè un breve tratto della fascia di rispetto del canale Grassaga. «La procedura per la realizzazione della nuova centrale è solo all’inizio» conclude Messina «e non si è certamente conclusa con questa decisione della Regione che verrà coinvolta ulteriormente nel proseguo del procedimento. Il nostro obiettivo primario rimane la non realizzazione della progettata opera anche se il Comitato Tecnico nel pronunciare la difformità urbanistica sottolinea l’opportunità di prevedere adeguate misure di mitigazione per il significativo impatto che la nuova stazione elettrica genera sul territorio di Salgareda».

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