Maxi incidente in A27, 8 feriti: uno è grave

VITTORIO VENETO. Il maltempo trasforma l'A27 in inferno. Maxi tamponamento domenica sera a causa di una grandinata che ha sorpreso gli automobilisti all’uscita della galleria Cave Est. L'incidente è...
Marghera 18/11/00 autostrada Pd-Ve tra Dolo e Villabona incidente mortale richiesto da Lamantea (C) Bertolin M.
Marghera 18/11/00 autostrada Pd-Ve tra Dolo e Villabona incidente mortale richiesto da Lamantea (C) Bertolin M.

VITTORIO VENETO. Il maltempo trasforma l'A27 in inferno. Maxi tamponamento domenica sera a causa di una grandinata che ha sorpreso gli automobilisti all’uscita della galleria Cave Est. L'incidente è avvenuto intorno alle 21.50 in comune di Ponte nelle Alpi a Belluno. Otto vetture coinvolte e altrettanti feriti.

Il più grave C.A., 60 anni di Sarmede, è in prognosi riservata. L'uomo è stato ricoverato a Treviso. Il sessantenne viaggiava da solo a bordo di una Opel Astra. Sempre a Treviso è ricoverata una mamma straniera con una prognosi di 40 giorni. La signora viaggiava su una Fiat 500 con tre bambini che però sono rimasti feriti lievemente. Gli altri quattro feriti sono invece ricoverati all'ospedale di Belluno, ma non destano particolari preoccupazioni. Domenica sera sull'A 27 si sono precipitati i vigili del fuoco che hanno lavorato a lungo per estrarre le persone incastrate tra le lamiere delle auto. A sirene spiegate sono giunte le ambulanze del 118 di Belluno, Vittorio Veneto, Conegliano e polizia autostradale. L'autostrada è rimasta chiusa per diverse ore con uscita obbligatoria Fadalto fino al termine delle operazioni. La coda ha raggiunto diversi chilometri. A innescare la paurosa carambola è stato l'asfalto reso insidioso dalla grandine. L’autista dell’Astra, uscendo dalla galleria, si è trovato davanti un muro d’acqua e istintivamente ha frenato. L’Opel ha cominciato così a sbandare, la stessa sorte toccata alle altre auto che seguivano e che si sono incastrate una sull’altra. Impressionante lo spettacolo che si è presentato ai soccorritori.

Francesca Gallo

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