Maturità, la classe dei “geni” è al Da Vinci

In 5E su 24 studenti ben 5 centini, il preside Clama: «C’è stato un lavoro di squadra e un po’ di sana competizione»



La classe dei geni? La 5E liceo scientifico del Da Vinci, autentica classe d’oro dell’esame di Stato 2018. Dove su 24 studenti ben tre si diplomano con cento e lode e altri due con cento. Mentre per il resto della classe il voto di diploma oscilla tra l’80 e il 90, se non addirittura tra il 90 e il voto massimo. Nessun 60, il voto minimo. Portabandiera di un successo scolastico che è riuscito a fare di una classe di liceo prima di tutto una squadra, unita sotto il segno dell’eccellenza, sono le tre lodi: Anna Merotto, Luca Michielin e Alberto Piacentini. Ma anche i due centini Angelica Sartorato ed Elena Sartori. Bravura, impegno, buona volontà e caparbietà nel voler fare gruppo insieme, dicono tutti essere le carte vincenti della classe dei bravissimi. Ma molti sono gli ingredienti messi in gioco per arrivare in cima. Nessuno escluso: «Il lavoro di squadra è iniziato al momento della formazione delle classi che definiamo sempre sulla base dei risultati delle prove d’ingresso al liceo», spiega il preside del Da Vinci, Luigi Clama. « E non si può certo negare che in questa classe si sia concentrato fin da subito un gruppo di studenti con doti particolari». Saper diventare “uno per tutti e tutti per uno” è la lezione che la 5 E alla luce dei risultati raggiunti oggi insegna: «Una classe che sa fare squadra lavora di più e ha più possibilità di lavorare bene», mette in luce il preside.



«Ma è necessaria anche una buona componente di sana competitività, per creare obiettivi e sfide sempre nuove da raggiungere. Oltre alla collaborazione, agli stimoli che hanno saputo dare insieme i docenti per far crescere bene tutta la classe, non solo le eccellenze. Il vero successo della scuola è di saper costruire percorsi anche per chi è più in difficoltà e valorizzare insieme il progetto. L’ultima parola infine spetta alla commissione d’esame».

Finalmente chiusi i libri la classe si gode il meritato riposo prima di far ingresso all’università: «Siamo stati fortunati ad avere professori che hanno saputo farci crescere nel metodo di studio, nell’approfondimento e nella capacità di esposizione valorizzando le nostre potenzialità», dice Luca Michielin, tra i neo maturi cum laude della classe. « La nostra preparazione è stata graduale, costruita negli anni. Non guasta poi la giusta dose di ambizione».



Oltre alla stella di cento della 5E brillano altri cinque cento e lode al Da Vinci: Nicolò Guidolin 5D, Arianna Bertuol e Michele De Rocco 5 H, Grace Fossaluzza e Linda Giusti 5 A. A altri 17 cento: Enrico Aloisi e Andrea Pone 5D, Elena Caldarone, Arianna Capusso, Giorgia Marcellino e Matteo Randazzo 5C, Tullia Fontana 5 H, Marta Danieli e Luca Fabbian 5M, Nicola Meggiato e Davide Pittilini 5B, Antonio Marittimi e Davide Pio Loco Zanet 5B, Laura De Rossi, Gabriele Mencattini e Silvia Zambianco 5A, Alessadro Iacono 5I. —



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