Marinano la scuola, segnalati 30 studenti

I vigili urbani li hanno pizzicati ai giardini e sulle mura: «Con la primavera fenomeno in aumento»
TREVISO 08/05/2004 VILLA MARGHERITA GIORNATA DELL'ARTE LA GIORNATA DERLL_ARTE IN VILLA MARGHERITA
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Trenta studenti pizzicati dagli agenti della polizia locale a “bruciare a scuola”. I loro nomi sono stati immediatamente segnalati ai dirigenti degli istituti scolastici a cui sono iscritti e, nel caso dei minorenni, sono stati convocati anche i genitori al comando di via Castello d’Amore.

Nel corso delle ultime due settimane i ragazzi sono stati sorpresi nei parchi pubblici della città a marinare la scuola. I controlli sono stati rafforzati nelle aree verdi del centro storico.

In realtà erano finalizzati a prevenire lo spaccio, ma, complice l’inizio della bella stagione e l’avvicinarsi alla fine dell’anno scolastico, hanno portato i vigili a scoprire un vero e proprio boom di ragazzi che preferiscono passare la mattinata al parco di Sant’Andrea o sulle Mura piuttosto che tra i banchi di scuola.

Per tutti, dopo l'identificazione, è scattata la segnalazione al dirigente dell’istituto scolastico di provenienza e ovviamente ai genitori, che in alcuni casi, trattandosi di minori privi di documenti d’identità, sono stati invitati presso il comando per la riconsegna del figlio assenteista.

Dunque gli studenti che "bruciano" a scuola non dovranno stare attenti solamente ai genitori, conoscenti e professori. Anche la polizia locale ha deciso di non dare pace a chi a scuola non ha proprio voglia di andarci.

Dunque bruciare scuola è diventato rischioso.

Anche il comando provinciale dell'Arma ha da tempo avviato un’operazione contro l’assenteismo scolastico. I carabinieri ritengono utile il segnale dato ad allievi e famiglie: le troppe assenze sono l'indicatore di un disagio che può evolvere in fenomeni di bullismo, microcriminalità e dipendenza da alcol o droghe.

«Quello dell'assenza scolastica», aveva spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Gianfranco Lusito, «è un fenomeno che va attenzionato e per questo è necessario un monitoraggio delle frequenze dei giovani della scuola dell’obbligo».

Dunque l’operazione della polizia locale ha anche un carattere di prevenzione contro possibili condotte a rischio: l'assenza non giustificata, all'insaputa dei genitori, è la spia di una insofferenza più generale. Talvolta si tratta solo della voglia di una breve evasione, talvolta invece l’assenza “nascosta” è la premessa per compiere atti di cui non si vuole rendere conto ai propri genitori.

Giorgio Barbieri

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