Marina Buffoni posa tra i saluti romani

Bufera a Conegliano dopo l’apparizione su Facebook della foto, poi tolta. Il Pd: gravissimo. La difesa: non sono estremista
Di Renza Zanin

CONEGLIANO. Una decina di uomini con il braccio teso, tipico saluto fascista, con il vessillo con l’aquila della Repubblica Sociale Italiana alle spalle, in mezzo a loro il consigliere comunale Marina Buffoni (An nel Pdl) di profilo. A destra un altro voto noto, quello dell’ex assessore regionale Raffaele Zanon. Il quadretto con saluti romani e simboli fascisti, immortalato davanti a una tavola, è finito dritto dritto su Facebook scatenando il putiferio. Buffoni, capogruppo di An nel Pdl a Conegliano e membro del direttivo provinciale azzurro, è uno dei papabili per la giunta del candidato Floriano Zambon, che dovrà schierare almeno due donne.

In tantissimi hanno notato la foto su Facebook, prima che venisse rimossa. Parola alla stessa Buffoni: «E’ uno scatto in un momento conviviale ai margini di una commemorazione organizzata da ex combattenti della RSI per ricordare i martiri della strage di Oderzo cui partecipo annualmente – spiega - Un gruppo di partecipanti mi ha coinvolta in uno scatto, non risulto tra coloro che salutano romanamente, in quanto non condivido estremismi inutili. Come rappresentante della destra politica - continuerò a partecipare a quelle manifestazioni pubbliche in cui si onorano i caduti di entrambe le parti» .

La questione è destinata a creare un «incidente diplomatico», tanto che sabato mattina la foto in cui è stata «taggata» Buffoni e che compariva nella sua pagina personale sul social network è stata tolta di gran fretta, ma non abbastanza per non essere vista. «Se vale il detto «dimmi con chi mangi e ti dirò ci sei», siamo messi bene» – tuona il segretario del Pd , Alessandro Bortoluzzi, che rincara la dose: «Credo sia una pessima figura, che crei notevole imbarazzo a molte persone del Pdl che di certo non frequentano certe compagnie».

Bortoluzzi, il cui partito sostiene la candidatura di Antonio Fojadelli, ’ex procuratore della Repubblica a Treviso si dice «sconcertato» per la foto pubblicata sul web e aggiunge: «Se il riferimento è quello, ha ben poco a che vedere con l’area moderata del Pdl, credo che molti nel Pdl dovrebbero porsi il problema della compagine di cui si compongono». Il segretario del Pd allarga così il discorso alla campagna elettorale in corso, che vede Marina Buffoni appoggiare la candidatura di Zambon, dopo aver preso palesemente le distanze dalla giunta uscente guidata da Alberto Maniero, sollevando polemiche sui più questioni. «Che non vengano a dirmi che questo è lo schieramento moderato – continua Bortoluzzi - questa ritrovata unità dopo quello che si è visto in consiglio negli ultimi cinque anni mi sembra puro opportunismo politico».

E in un momento in cui gli Azzurri si sono ritrovati orfani a sorpresa dell’appoggio della Lega, con la notizia dell’accordo saltato arrivata quando il segretario comunale del Carroccio Loris Zava e il consigliere Christian Boscariol erano già all’hotel Cristallo per la conferenza stampa di presentazione di Zambon, il segretario del Pd sottolinea come anche i rapporti tra Lega e Buffoni non fossero stati sempre splendidi. A dicembre il consigliere Giovanni Dei Tos (Lega) aveva chiesto pubblicamente che Buffoni e Deidda (entrambi di An nel Pdl) fossero messi a sedere tra le minoranze. A scatenare la reazione del leghista in consiglio era stata l’assenza in aula dei due, che sommata a quella di Nalon (Lega), Ros (Adc) e Colombari (Pdl) aveva fatto sì che la maggioranza non potesse garantire il numero legale dopo l’abbandono dall’aula delle minoranze.

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