Mansuè: prima maresciallo, poi sindaco... ora vuole diventare avvocato

Leonio Milan, ex comandante della stazione dei carabinieri diventato primo cittadino di Mansuè dopo la laurea in Giurisprudenza sta facendo pratica per l’esame di abilitazione al Foro di Treviso

MANSUE'. Maresciallo dei carabinieri, sindaco e, se passa l’esame, avvocato. Non si ferma Leonio Milan, 66 anni, il cui attivismo sembra inesauribile. Da un anno a questa parte sta facendo pratica da avvocato in vista dell’esame di Stato. Insomma, dopo il carabiniere e il sindaco Milan vuole diventare anche avvocato.

La sua carriera è una corsa a tappe. Si arruola nell'Arma dei Carabinieri nel 1969. Dopo aver frequentato la scuola di Chieti, fa una prima esperienza a Roma inquadrato nella Compagnia di Trastevere, per poi essere assegnato alla Stazione carabinieri di Capranica Prenestina. Il suo successivo incarico in Sardegna. «Anni molto impegnativi - spiega Leonio Milan -: ricordo gli appostamenti notturni per prevenire dei rapimenti che, a quell'epoca, in Sardegna erano numerosi, ma soprattutto quando, con il compito di fotografo, intervenivo nelle località più remote dell'entroterra, nell'immediatezza di efferati omicidi compiuti quasi sempre con fucili a canne mozze». Alla fine degli anni '70 torna a Vicenza, alla caserma Ederle. Ma la svolta avviene poco dopo quando decide di partecipare al Corso sottufficiali del 1979 - 80, a cui risulta il migliore degli aspiranti marescialli. Viene, quindi, promosso vicecomandante della Stazione carabinieri di Camisano Vicentino e, successivamente, comandante di quella di Campiglia dei Berici.

Erano gli anni della banda Maniero, con cui Milan ebbe anche uno scontro a fuoco. «Ci fu un allarme rapina presso un laboratorio orafo a Camisano - ricorda con emozione - mi precipitai sul posto con un appuntato e fummo accolti da alcuni colpi di pistola che raggiunsero la nostra autovettura. Rispondemmo al fuoco ed i banditi si diedero alla fuga senza bottino. Fu una bella soddisfazione».

Nel 1986 il comando della stazione di Fontanelle, guidata ininterrottamente per 28 anni fino al 2013 quando ha deciso di andare in pensione. «Intanto - sottolinea l'attuale sindaco - dovevo superare gli ultimi esami della facoltà di giurisprudenza a cui mi ero iscritto alcuni anni prima, ma a cui avevo potuto dedicare, per ovvie ragioni di lavoro, pochi ritagli di tempo». Nella primavera del 2014 diventa sindaco di Mansuè, a capo di una lista civica. Quindi la laurea, nel febbraio 2016, con una tesi in diritto amministrativo.

«Sto svolgendo il mandato da sindaco - sottolinea - con il massimo dell'impegno e della passione cercando di realizzare il programma che avevamo presentato nella speranza di rappresentare le esigenze della popolazione».

Adesso l’aspirazione da avvocato. «Da più di un anno - precisa - faccio pratica presso lo studio legale Narciso Ghirardi e spesso mi reco presso il Tribunale di Treviso. Seguo, con grande interesse, sia le cause civili che quelle di lavoro e penali; inoltre frequento tutti venerdì la scuola forense presso l'università di Treviso».

L’esame di abilitazione tra circa un anno. E i familiari cosa pensano? «Mia moglie Maria Caterina ed i miei figli Arianna ed Andrea - conclude scherzando - temono che, nel frattempo, mi possa appassionare a qualche nuovo progetto».

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