Malore in piscina il gestore pagherà centomila euro
Diciannovenne finì in acqua per una congestione Il titolare accusato di omessa vigilanza va in Cassazione

Tome Treviso sentenza processo zaluaga in foto avvocato piazza
MONTEBELLUNA. Il malore di un ragazzo cinese di 19 anni all’interno della piscina Olimpia, costa il pagamento di 100.000 euro di provvisionale per omessa vigilanza al gestore dell’impianto. L’ha stabilito il tribunale di Treviso che ha confermato la sentenza emessa dal giudice di pace. La difesa dell’uomo, rappresentato dall’avvocato Aloma Piazza, ha già annunciato ricorso in Cassazione. A pesare sulla sentenza sono state le condizioni nelle quali si è trovato il ragazzo dopo il risveglio dal coma: riduzione globale motoria e deficit neurologico.
Quel 2 luglio 2011 erano stati attimi di terrore alla piscina di via Buziol dove il ragazzo, residente a Montebelluna, era stato trovato riverso sul fondo della vasca, immobile, a faccia in giù. Un ragazzo lo aveva visto e aveva cercato di tirarlo fuori, ma pesava troppo: a quel punto era accorso il bagnino che lo aveva tirato fuori e gli aveva praticato un massaggio cardiaco aiutato da un medico che era nelle vicinanze. Subito era stato chiesto l'intervento del Suem. Un'ambulanza era partita dall’ospedale di Montebelluna, contemporaneamente si era levato in volo l'elicottero dal Ca’ Foncello. Quando era stato tirato fuori dalla piscina il polso del giovane non batteva, dopo il massaggio cardiaco il suo cuore aveva ripreso a battere. Al gestore dell’impianto viene successivamente imputata l’omessa vigilanza perché, nonostante l’intervento sia stato tempestivo, c’è una responsabilità oggettiva: aveva quindi l’obbligo giuridico di impedire l’evento.
Era stata una congestione a far rischiare la vita al diciannovenne: il giovane si trovava negli impianti privati di via Buziol con un gruppetto di amici, tutti di origine orientale. Insieme avevano trascorso le prime ore del pomeriggio, prendendo il sole e scherzando a bordo vasca. Poi il fattaccio: parte del gruppetto si era allontanato, e il 19enne era in piedi vicino alla piscina dei bambini.
Un malore gli ha fatto perdere l'equilibrio, ed è precipitato nella vasca. L'acqua era bassa, ma la congestione era già in atto. «Purtroppo non sa nuotare», avevano rivelato gli amici qualche minuto dopo ai carabinieri della compagnia di Montebelluna. Soltanto l'immediato intervento di un ospite e del bagnino gli ha salvato la vita: salvato dall'annegamento, è finito al Ca' Foncello dopo che i medici gli hanno praticato il massaggio cardiaco e parte dell'acqua è uscita dai polmoni.
Giorgio Barbieri
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