Malore al lavoro, muore cinquantenne di Casale sul Sile

CASALE. «Tutto andava per il meglio, aveva trovato la sua dimensione e la sua felicità» racconta il fratello Tommaso «un nuovo lavoro, una compagna e una figlia che amava tantissimo: sembrava troppo bello». Domenica 25 marzo, improvvisamente, senza avvisaglie, Cristiano Vaglieri si è accasciato e il suo cuore, all’età di 50 anni, ha smesso di battere.
Si era trasferito a Berlino poco più di una decina di anni fa, da quattro aveva iniziato a convivere con la compagna Diane e due anni fa era diventato padre della piccola e amatissima Athena. Da settembre aveva iniziato a lavorare nella pasticceria Mangiarte al civico 23 di Danziger straße. «Conosceva i titolari e si trovava molto bene» racconta il fratello Tommaso «era molto soddisfatto del nuovo ambiente lavorativo».
Tre domeniche fa, proprio mentre lavorava è stato colto improvvisamente da un infarto: sono scattati subito i soccorsi, i medici del pronto intervento tedesco gli hanno praticato il massaggio cardiaco per quasi un’ora. Solo dopo aver provato in ogni modo a salvargli la vita hanno dovuto constatare il tragico decesso. Trattandosi di una morte su un luogo di lavoro, è stata disposta l’autopsia. Espletate le procedure per il rimpatrio della salma, domani giovedì 12 aprile, si terranno i funerali nella chiesa Santa Maria Assunta di Casale sul Sile. «Ci siamo trasferiti qui nel ’96» ripercorre il fratello Tommaso «ma siamo originari di Mogliano». Ed è proprio a Mogliano che Cristiano Vaglieri si era diplomato al liceo scientifico Giueseppe Berto. «Aveva giocato a Basket fino a 16 anni con la polisportiva e suonava la batteria, la musica era la sua grande passione».
Dopo il diploma aveva lavorato come restauratore: «Aveva frequentato una scuola di specializzazione, lavorava soprattutto nell’ambito delle sculture in pietra e in marmo. Circa dodici anni fa aveva poi deciso di trasferirsi a Berlino». Nella capitale tedesca Vaglieri si era impegnato in svariati lavori, soprattutto come cuoco in ristoranti italiani, continuando a suonare in diversi gruppi, l’ultima band in cui suonava la batteria si chiama “Guideline”. La notizia della sua prematura scomparsa ha destato profonda commozione tra i numerosi conoscenti e vecchi amici (su facebook il suo pseudonimo era Christian Wagnest) che si uniscono al dolore di mamma Bianca e papà Gianfranco. «Buon viaggio Cristiano» è il ricordo di Berardo Fatiguso e Ivan Gigante, titolari della pasticceria dove lavorava «ci mancherai anche se il tuo ricordo continuerà a sostenerci nel quotidiano svolgersi delle nostre attività».
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