L’ultimo desiderio di Michela: un funerale allegro come le nozze
Resana
Aveva scritto dettagliatamente come dovevano essere svolti i suoi funerali: Michela Simionato, 44 anni, aveva anticipato tutto in un testamento ed il marito Andrea, con i genitori Graziano e Maria, hanno rispettato la sua volontà. Nella chiesa di Castelminio si sono svolti i funerali: «Desidero il coro giovane e che i canti di gioia e di vita siano accompagnati dalla melodia delle chitarre. Anche la celebrazione vorrei fosse un inno alla vita e non che sia il mio addio, ma una cerimonia come 12 anni fa, quando mi sono sposata con Andrea, che ho amato senza sosta».
E così anche sul sagrato della chiesa, l’ultimo desiderio di Michela, avvocato e dipendente delle Entrate di Treviso, «fate suonare il brano di Vasco Rossi “Anima fragile”. Niente fiori, ma chi volesse offrire qualcosa lo faccia per la ricerca allo Iov di Padova».
Risale all’ottobre del 2017 la scoperta del male, ma Michela mai si è data per vinta. Era amante della montagna tanto che il suo ultimo desiderio espresso sarebbe quello di essere sepolta in Cadore. Una sorta di testamento che Michela aveva scritto due anni fa, lucida e consapevole della malattia: è andata sui monti fino allp scorso settembre. —
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