Lucchetta è fuori dalla Zoppas Arena

CONEGLIANO. Per la Zoppas Arena l’ultimatum è scaduto stanotte: fuori (per sempre) Giovanni Lucchetta, dentro la nuova squadra fondata dai genitori delle giovani pallavoliste, il Team Spes. Entro il 10 ottobre, infatti, il patron della Spes Volley Lucchetta ed eventuali altre società da lui controllate dovevano lasciare definitivamente il palasport di Campolongo, la cui gestione ora è interamente a carico del Comune di Conegliano. L’amministrazione ha risposto in questo modo alle perplessità delle minoranze: stamattina, alle 8.30 in punto, i tecnici del Comune effettueranno una ricognizione della Zoppas Arena per verificare quali attrezzature sono rimaste all’interno del palazzetto, e per controllare che non ci sia più traccia del precedente gestore. Si chiude, in questo modo, l’annosa polemica sulla gestione del palasport, che negli anni ha cercato – senza successo – di trovare altri soggetti pronti ad assumerne le redini, uscendo dalla convivenza, spesso complicata, fra Comune e Lucchetta. Di fatto le società controllate dal patron della Spes da tempo si stavano allontanando dal palasport di Campolongo. Sisport è uscita ad agosto, Eurolink aveva già fatto lo stesso il 3 marzo, mentre Spes ha fatto le valige in questi giorni. Quest’ultima era di fatto già una scatola vuota, perché il settore giovanile della pallavolo si era staccato da Lucchetta fondando, grazie all’impegno dei genitori, il Team Spes, presieduto da Claudio De Luca e con circa 140 atlete in organico. In questo modo le ragazze possono continuare a giocare a Conegliano, senza allontanarsi troppo da casa. Che sia davvero l’addio definitivo di Lucchetta alla Zoppas Arena, binomio che ha segnato la storia coneglianese degli ultimi dieci anni, lo assicura il Comune. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale un’interpellanza targata Pd aveva chiesto alla giunta di spiegare chi ci sia, oggi, all’interno della Zoppas Arena. «Nessun soggetto senza titolo» ha risposto l’assessore Roberto Piccin. L’addio è stato più volte posticipato, ma stavolta è definitivo: «Avevamo stabilito il 30 di settembre, con uno scarto di più o meno due giorni» ha spiegato Piccin «poi, per dare la possibilità all'occupante del palazzetto di organizzarsi, sono stati formalizzati trenta giorni dalla data dell'accordo, quindi al massimo il 10 di ottobre». Per recuperare le indennità dovute dagli occupanti dell’immobile, il Comune ha confermato che sarà imbastita una trattativa. Da oggi, il Comune sarà l’unico gestore della Zoppas: «L'ultima ricognizione della consistenza dei beni e delle attrezzature non facenti parte dell'originaria dotazione dell'impianto è stata fatta il 31 dicembre 2012, e ce n'è un'altra in corso» precisa ancora Piccin. «Chiaramente da stamattina entrerà l’Ufficio Patrimonio del Comune con i propri tecnici e saranno cambiate le chiavi, in maniera tale che nessuno possa ulteriormente metterci le mani. Promettiamo un’analisi certa, approfondita, chiara e trasparente di tutto quello che è rimasto». Poi, in una seconda fase, l’amministrazione potrebbe tentare l’ennesimo bando pubblico alla ricerca di un gestore privato.
Andrea De Polo
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