«Luca, grande amico Ci ho parlato poco prima del dramma»
CASTELFRANCO
«Avevo parlato con Luca al telefono a mezzogiorno, mi diceva del suo dispiacere per il fatto che il calcio era fermo ormai da due anni e sperava che a settembre riprendesse. Non riesco a farmi una ragione di quanto avvenuto, avevo parlato con lui a mezzogiorno e alla sera mi è arrivata la telefonata che mi comunicava che non c'era più, non volevo crederci. Io e Luca eravamo amici da tanti anni, eravamo cresciuti assieme nel calcio, era stato lui a portarmi alla Luparense»: è il ricordo di Marco Tappari, il presidente della casa di riposo "Villa Belvedere" di Crocetta, stretto amico di Luca Moro, il 48enne insegnante di educazione fisica alle scuole salesiane di Castello di Godego, responsabile del settore giovanile della Luparense e referente provinciale della Fgci per l'attività di base. Stava facendo un giro in bici sabato pomeriggio quando è stato colpito da un infarto che non gli ha lasciato scampo. Era stato soccorso e portato all'ospedale San Giacomo di Castelfranco, ma i tentativi dei medici di salvargli la vita erano stati vani. Da sabato è in lutto il mondo dello sport e quello del calcio in particolare per la scomparsa di Moro e si moltiplicano i messaggi di cordoglio da parte di tante società sportive di calcio giovanile: il Real Terme, l'AC Camponogarese, il Codivigo Calcio, il Calcio Marocco, il Virtus Verona, le varie Academy: Plateola, Aqua, Sarego e altre, tutte a ricordare chi al calcio, cominciando dalla Luparense, dove era stato anche giocatore, aveva dato tanto. La Lega Nazionale Dilettanti del Veneto ne ha annunciato la scomparsa sulla sua pagina con un post listato a lutto e questa parole: «Lutto per la Figc Delegazione di Treviso: è scomparso poche ore fa Luca Moro, responsabile dell’Attività di Base, collaboratore indefesso e sempre disponibile, stimato da tutti. I componenti della Delegazione di Treviso unitamente al Presidente Ruzza e a tutto il CR Veneto profondamente addolorati partecipano al grande dolore dei familiari di Luca». E altri messaggi di cordoglio sono giunti. «Era di una bontà incredibile -lo ricorda ancora l'amico Marco Tappari- era un uomo di una intelligenza unica, legatissimo al mondo del calcio e al mondo della scuola, dove aveva insegnato fin da giovane». Luca Moro era originario di San Martino di Lupari ed abitava a Castelfranco con la moglie, la cornudese Alice Dalla Betta figlia dei fondatori dell'omonimo scatolificio, e 4 figli. —
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