L’ospedale di Montebelluna cresce e i parcheggi scoppiano, lite in consiglio comunale

MONTEBELLUNA. Si è acuito il problema della carenza di parcheggi al San Valentino dopo che è diventato l’ospedale generalista del territorio dell’ex Usl 8 in seguito all’arrivo dello Iov al San Giacomo di Castelfranco e poiché nell’attuale contingenza si trova anche ad essere ospedale Covid per lo stesso bacino.
L’ospedale era stato ristrutturato in funzione di un bacino di 120mila abitanti e già così era critica la dotazione di parcheggi: oggi il suo bacino di utenza è arrivato a 250mila abitanti e i 150 posti macchina in più ricavati recentemente sono stati una goccia, niente di più. Solo che servirebbero 5 milioni di euro per realizzare l’ipotizzato parcheggio sotterraneo e quei soldi non ci sono.
È uno dei problemi emersi l’altra sera in occasione del dibattito in consiglio comunale sulla situazione dell’ospedale di Montebelluna. «A suo tempo avevo detto all’allora direttore generale che ricostruire lì l’ospedale non era funzionale», ha affermato il sindaco facente funzioni Elzo Severin.
«Se vendevano il complesso di via Monte Grappa e costruivano l’ospedale in aperta campagna non ci sarebbero stati problemi di parcheggio e l’Usl avrebbe anche avanzato soldi. Ma ormai è inutile piangere sul latte versato e si tratta di risolvere il problema. L’unica soluzione è realizzare il parcheggio interrato, mentre un parcheggio silos sarebbe una bruttura e nasconderebbe il cono visuale verso la zona collinare. Solo che per il parcheggio interrato servono 5 milioni di euro e l’Usl non li ha. Noi continuiamo a chiedere questo parcheggio interrato ad ogni occasione ma non dipende da noi farlo».
L’ospedale San Valentino attira utenza non solo perché – come detto – si trova ora a rispondere alle esigenze sanitarie di un bacino di 250mila abitanti, ma ha una sanità che attira.
«Abbiamo un primario di chirurgia che tutti ci invidiano: ha vinto sì il concorso e dovrebbe trasferirsi in un ospedale più importante, ma forse ci sarà un ripensamento», ha aggiunto Elzo Severin, «a Medicina abbiamo un primario che arriva dall’università, a Otorinolaringoiatria abbiamo un primario di altissimo livello, a Ortopedia abbiamo uno dei migliori ortopedici che ci siano in Italia. Solo per citarne alcuni. Il San Valentino è quindi un ospedale che attrae utenza e a maggior ragione è necessario risolvere il problema dei parcheggi».
Il problema è emerso durante lo scontro tra Lega e Pd sulla capacità della struttura di far fronte all’emergenza Covid. A dare fuoco alle polveri era stato soprattutto il leghista Sergio Zanella che aveva accusato il Pd di sciacallaggio e di aver creato allarmismo.
Scontata la risposta del capogruppo Pd: «È stato un comunicato dell’amministrazione comunale sul trasferimento delle bare a far nascere tanti interrogativi sulla situazione, non noi», ha replicato il capogruppo Pd Davide Quaggiotto, «noi abbiamo chiesto chiarezza sulla situazione che si stava vivendo al San Valentino viste le voci preoccupate che ci giungevano dall’interno dell’ospedale e avevamo chiesto un consiglio comunale straordinario sull’ospedale per approfondire le questioni. E abbiamo fatto bene, visto che subito dopo la nostra richiesta è arrivato l’annuncio da parte del direttore generale dell’arrivo di 30 nuovi infermieri al San Valentino». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso