Loria, nel giardino della scuola nasce l’orto di Alan

Un bambino autistico che ama l’aria aperta e l’idea della mamma che diventa realtà  
Valentina Calzavara

il progetto

Un tripudio di fragole, una distesa di morbida insalata, un cespuglio rigoglioso di salvia accanto ad un’aiuola di margherite multicolori. Il sogno di Alan ha il profumo dell’orto inaugurato alla scuola primaria “Angelo Marchesan” a Ramon di Loria. Alan è un alunno dell’istituto, frequenta la quarta elementare, ha 9 anni e l’autismo lo rende a volte silenzioso e a volte lo porta con la mente a distrarsi dalla realtà. Ma quando Alan ha visto il suo orto prendere forma, la gioia è stata immediata e immensa. «Era felice, attorniato dai compagni e dalle insegnanti. I mesi di lockdown sono stati pesanti per tutti, Alan ha una grande voglia di stare all’aria aperta in mezzo al verde, da qui l’idea dell’orto didattico», racconta Chiara Rinaldo, la sua mamma. Affondare le mani nella terra intiepidita dal sole, sfregare un ramoscello di rosmarino e odorarne il profumo, la soddisfazione di raccogliere un pomodoro maturo, sono occasioni per riprendere il contatto con se stessi.

Non ha perso tempo, Alan: con gli amici della sua classe ha riempito l’innaffiatoio di acqua, e poi con guanti e vanghetto ha piantato i semi di girasole. Fioriranno prima dell’estate. Il regalo dell’orto di Alan è in realtà un dono prezioso per tutti gli studenti della scuola. «L’idea è venuta perché stare in mezzo alla natura è ciò che mio figlio ama di più, abbiamo pensato che fosse la soluzione migliore per lui poter avere uno spazio dove fare delle attività stimolanti dopo le lezioni, insieme agli altri studenti, un luogo di inclusione e aggregazione», aggiunge mamma Chiara. Per realizzarlo ci sono voluti la sua tenacia e l’impegno della scuola e del Comune. Unire le forze per superare gli ostacoli della burocrazia.

«La proposta è stata accolta per la sua valenza educativa, perché consente ai ragazzi di sperimentare avvicinandosi all’apprendimento in maniera diversa», commenta la dirigente scolastica Michela Bolzon, «Continuiamo ad essere impegnati su due fronti, il controllo dell’epidemia e il tentativo di garantire continuità ai percorsi di formazione». «Abbiamo sposato l’iniziativa e sostenuto i genitori di Alan dando voce alla loro richiesta», dice il vicesindaco Alberto Battistella, che insieme all’assessore Michele Guidolin ha preso a cuore l’idea. È bastato vedere la gioia negli occhi di Alan per scrivere il lieto fine. —



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