Lo strazio della moglie: «Non conoscerà suo figlio»

I fratelli Carla e Fausto in lacrime: «Era il più buono, ci mancherà»
 
TREVISO.
La moglie Gloria ieri era in villeggiatura a Jesolo, con i piccoli Matilde e Giovanni. E' in dolce attesa, al quarto mese di gravidanza. Ieri la scomparsa del «suo» Andrea ha squarciato la serenità di un pomeriggio di agosto. Al suo fianco ci sono Carla Pinarello e il marito Roberto Della Pietà, Chiara Pinarello con Enrico, il futuro sposo, assieme al dottor Dino Munarolo, medico e amico di famiglia. Gloria è distrutta dal dolore nel pianto a dirotto: «Questo figlio purtroppo non potrà conoscere suo padre».
 Carla Pinarello Della Pietà è la primogenita di Giovanni Pinarello e Ida Gobbo. Non riesce a darsi pace nel giorno più triste: «Non ce la faccio, senza Andrea. Nessuno ce la farà. Una figura insostituibile».  Fausto Pinarello, fratello di Andrea, è stato raggiunto dalla notizia della tragedia durante la vacanza in Sardegna. Ieri pomeriggio si è imbarcato sul primo aereo e ha raggiunto Treviso per stare vicino alla famiglia. «Un ricordo di Andrea? Preferirei non ricordare questa tragedia perché lui adesso non c'è più. Era il fratello più buono. Era entrato per ultimo nell'azienda di famiglia, ma si era fatto conoscere in breve tempo per le sue indubbie qualità manageriali. Provava di persona le bici e nell'applicazione della tecnologia impiegava la sua esperienza». Era il braccio operativo dell'azienda.  La scomparsa di Andrea è stata comunicata alla madre, Ida Gobbo, nel tardo pomeriggio. In serata anche a Giovanni Pinarello, Nane, lui che aveva tolto le scarpe bullonate ad Andrea: «Un rugbista in famiglia, meglio la bicicletta cene». Erano i tempi in cui Miguel Indurain metteva la firma su cinque Tour de France e due Giri d'Italia, un'Olimpiade e stabiliva il record dell'ora sulla famosa Espada.  «Lo ricordo una settimana fa alla festa del primo compleanno di mio figlio Roberto - ricorda il nipote Nicola Della Pietà Pinarello - aveva sempre un sorriso e una buona parola per tutti. La bici era passione e lavoro. Si allenava almeno quattro volte alla settimana. Ha lasciato il segno. Ci mancherà». «Sfruttava le pause pranzo. Usciva da solo o in compagnia di un paio di amici - ricorda Michele Poser, suo ex compagno di squadra alla Trevigiani ora dipendente alla Cicli Pinarello - poi la passione per le granfondo alle quali partecipava con la società e si impegnava per conquistare il famoso "Prestigio"».  Profondo cordoglio nel ciclismo. Aurelio Cestari, a capo delle Vecchie Glorie del Triveneto (Giovanni è presidente onorario, ndr), esprime il dolore degli ex campioni del pedale: «Tutti gli ex atleti abbracciano la famiglia Pinarello». (s.b.)

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