Lo sport senza la banca «Ora Intesa deve aiutare»
Non c’è solo il nuoto, anche altre soffrono la fine dei contributi di Veneto Banca Direzione Italia chiede al sindaco di convocare l’istituto per garantire continuità

MONTEBELLUNA. Società sportive montebellunesi in difficoltà. L’allarme viene lanciato da Direzione Italia, che fa notare come il crollo di Veneto Banca rischi di avere conseguenze pesanti sulle attività sportive cittadine, ma anche sociali e culturali, perché potrebbero venire a mancare le sponsorizzazioni che l’istituto di credito elargiva se Intesa Sanpaolo non si farà carico di quanto dava Veneto Banca.
C’è il caso del nuoto, il cui contratto di sponsorizzazione era fino al 2018, ma questo si allarga a scherma, calcio, pallavolo, basket e a tanti sport minori che, chi più chi meno, contavano sui contributi di Veneto Banca. E si allarga pure a quelle cooperative sociali che dalla Fondazione ricevevano contributi, fino al cartellone culturale che poteva contare sull’aiuto finanziario dell’istituto di credito di piazza Dall’Armi. «E non solo a Montebelluna – fa notare la capogruppo di Direzione Italia, Sabrina Favaro – ma in tutto il territorio». Adesso c’è Intesa Sanpaolo e Direzione Italia chiede al sindaco di organizzare un incontro con il colosso bancario per vedere come evitare che le società sportive vengano abbandonate al loro destino. «Dopo aver raccolto alcuni malumori dalle società sportive e ricreative del territorio montebellunese siamo a chiedere al sindaco Marzio Favero di convocare con celerità le suddette società al fine di comprendere i disagi che si sono creati dopo le vicende Veneto Banca – affermano la capogruppo Sabrina Favaro e il coordinatore Enrico Bottero – Veneto Banca in quanto banca del territorio da sempre aveva contribuito al finanziamento di molte di queste società che oggi sono in una situazione di incertezza dopo l’arrivo di Banca Intesa e il tutto si ripercuote sulla programmazione futura delle loro attività. Chiediamo inoltre a Banca Intesa che si prenda carico almeno per i prossimi anni delle promesse fatte da Veneto Banca per garantire stabilità e tranquillità. Nelle prossime settimane vogliamo incontrare anche tutti i rappresentanti delle società sportive e ricreative come Direzione Italia per comprendere meglio come poter trovare soluzioni volte alla ripresa dei loro servizi nel territorio. Gli impianti hanno costi di gestione sempre maggiori, se poi vengono a mancare i contributi che le società ricevevano da Veneto Banca possono trovarsi in grosse difficoltà nel programmare le loro attività». «Le vicende di Veneto Banca non hanno colpito solo i soci, ma indirettamente tutto il territorio – aggiunge Sabrina Favaro – per questo avevamo chiesto che il Comune si costituisse parte civile nel procedimento giudiziario, ma non hanno avuto il coraggio di fare questo passo».
Enzo Favero
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