Liste, ultimo sprint fra guerre intestine

Nebbia fitta a San Vendemiano, altri comuni senza candidati Lega e Pd non sanano le divisioni. Restano ancora 48 ore e intanto spuntano i venetisti
PRANDI TREVISO SEGGI ELETTORALI TREVIGIANI AL VOTO
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Il rush finale porta nell’arena gli indipendentisti. Una lista certa a Zero Branco, con un imprenditore, Giannarciso Durigon, candidato sindaco. E ancora ridda di voci su possibili liste dell’ultimissimo momento anche a Casier e Ponzano. Hinterland in fermento secessionista? L’iniziativa nasce dal braccio politico di plebiscito.eu, la piattaforma venetista di Gianluca Busato, e segue l’onda del referendum e della successiva inchiesta giudiziaria di Brescia. Dovesse restare anche solitaria, sulla lista monteranno i riflettori.

Mai come quest’anno gli ultimi due giorni per presentare le liste delle comunali - 57 i comuni al voto, di cui 4 al doppoi turno (Vittorio Veneto, Mogliano, Paese e Preganziol) quasi metà dei trevigiani alle urne; le scadenze – sono destinati a pesare e in alcuni casi persino a decidere l’esito delle competizioni.

Il caso più estremo resta San Vendemiano, dove è nebbia fitta a 24 ore dalla scadenza, fissata domani alle 12. Non sarà affatto un ponte festivo per chi lavora nelle liste e per i candidati. Ma anche in altri 6-7 comuni il panorama si completerà solo fra oggi e domani.

Dice tutto il fatto che ieri Matteo Salvini, il segretario del Carroccio, sia sbarcato a Morgano, ma non abbia potuto sostenere il candidato sindaco della Lega, semplicemente perché non c’era, o meglio non è stato ancora deciso. Sprint all’ultimo minuto nella giunta del sindaco Elena Basso che non si ricandiderà: duellano il vicesindaco uscente Rossetto, che piace più agli alleati e ’assessore Rostirolla, che nelle ultime ore guadagna punti nel Carroccio. Vani tutti i summit fino a notte fonda, in questi giorni. Curiosità: a Pieve di Soligo la sezione guidata dall’assessore provinciale Alberto Villanova sostiene il candidato Spinelli, che venne espulso dal Carroccio nel 1999. Corsi e ricordi degni di Vico

A Mogliano è fallito l’accordo per la convergenza al primo turno su Azzolini: la Lega ha resistito al diktat di Muraro e del Pdl, anche l’Ncd farà corsa a sè.

Rischio di scissione anche a Resana, nel Carroccio, mentre da Povegliano non giungono segnali.

In casa Pd, spaccatura ratificata a Resana, (esponenti del partito presenti in due liste), ad Asolo (in tre), a Caerano San Marco (in 2). E adesso potrebbe esplodere anche Maser: l’anima ex Ds ha chiesto il simbolo per una corsa in solitaria, contro la civica «larga»

Non sta meglio il centrodestra: tensioni qua e là, vecchie e nuove. Ieri sera l’ultima, a Cavaso del Tomba: la Lega potrebbe correre da sola. Il 23014 registra lotte interne anche nel Montebellunese e in Pedemontana.

Il Pdl, dal canto suo, ha privilegiati con coerenza il patto di fero con la Lega, ma è spaccato a Ponzano e a Farra di Soligo, e non c’è stato margine per ricucire. Così come a Casier.

I grillini trevigiani si attestano a 13 liste, quasi un comune ogni 5 al voto. Non si fanno molto illusioni nei piccoli centri, ma posso sfruttare la frammentazione. E puntano tutto sui comuni al di sopra dei 15 mila abitanti

Dai quartieri generali e dalla segreterie provinciali partono sistematici inviti alla compattezza: nel 2014 nemmeno i sondaggi sembrano illuminare l’orizzonte e i timori , striscianti e non, sono trasversali agli schieramenti

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