L’imprenditore Massimo Zanetti da tre mesi bloccato in barca in Polinesia

A causa delle norme anti Covid non può rientrare in Italia. Dall’oceano è comunque collegato con i suoi collaboratori

TREVISO. La Polinesia può essere un paradiso dove trascorrere qualche settimana al caldo durante il rigido inverno italiano oppure trasformarsi, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus, in una gabbia dorata dalla quale non è possibile uscire. Ne sa qualcosa l’imprenditore Massimo Zanetti, proprietario dell’azienda di lavorazione del caffè Segafredo Zanetti e della holding Massimo Zanetti Beverage Group, che da fine febbraio si trova bloccato a bordo della sua barca al largo di uno degli splendidi atolli che compongono lo scenario paradisiaco nell’oceano Pacifico. Purtroppo però quella che all’inizio era una semplice vacanza si è trasformata in una piccola odissea dovuta alle stringenti normative adottate per preservare gli abitanti delle isole dal rischio contagio. In poche parole il divieto assoluto di sbarco per chiunque si trovi a bordo della barca. E non basta. A questo si è poi aggiunto il blocco dei trasferimenti aerei che non permette all’imprenditore di rientrare in Italia.

La vacanza

Massimo Zanetti, nato a Villorba 72 anni fa, è a capo della prima azienda del caffè italiana ad esser quotata alla Borsa di Milano. È stato anche presidente della squadra di calcio di Bologna e attualmente è proprietario ed azionista di maggioranza della Virtus Pallacanestro Bologna. Zanetti si è anche impegnato in prima persona in politica tanto che nel 1994 è stato eletto senatore nelle fila di Forza Italia e nel 2013 è stato anche candidato a sindaco di Treviso da Scelta civica, il movimento politico fondato dal senatore a vita Mario Monti. Alla fine dello scorso mese di marzo era stato l’imprenditore Urbano Cairo, in un video che era circolato in rete e che sembra non sia stato gradito dallo stesso Zanetti, a far sapere che l’imprenditore trevigiano si trovava in Polinesia. «Ho parlato con il mio amico Zanetti di Segafredo che è in Polinesia», aveva spiegato Cairo. L’imprenditore trevigiano da allora non è più riuscito a rientrare a Villorba a causa della stringente normativa imposta dal governo locale Da lì però, nonostante le difficoltà dovute al fatto di non poter sbarcare, non ha mai smesso di lavorare sempre in collegamento, fusi orari permettendo, con i suoi collaboratori in Italia. E infatti, proprio lo scorso marzo, il consiglio di amministrazione di Massimo Zanetti Beverage Group S. p. A. ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019. «Il 2019 si è chiuso con un fatturato in crescita del 2,6%», ha spiegato nell’occasione Zanetti, «evidenziando un trend in progressivo miglioramento nel corso degli ultimi mesi. In particolare, i canali food service e mass market registrano una positiva evoluzione nel quarto trimestre, in tutti i principali mercati».

Il rientro

Va detto che con l’esplosione dell’emergenza sanitaria l’Alto commissariato della Repubblica francese ha posto sotto coprifuoco tutti e cinque gli arcipelaghi del Pacifico che formano la Polinesia francese. Il provvedimento proibiva di uscire di casa fra le 20 di sera e le 5 di mattina, escludendo solamente alcune professioni indispensabili, come il personale medico, le forze dell’ordine o i vigili del fuoco. Nel corso delle ultime settimane pare che per Zanetti e i suoi accompagnatori siano finalmente arrivate buone notizie. Tanto che il rientro in Italia è finalmente previsto per metà giugno. Oltre tre mesi dopo la partenza. —

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