L'imprenditore di Treviso che non trova dipendenti: «Cartelli sulla strada per assumere ingegneri»

TREVISO. Da cinquant’anni produce etichette adesive per l’enologia e non solo, ha due stabilimenti produttivi (a Treviso, 19 mila metri quadrati, e a Barcellona) e un centro di ricerca a Prato, con 130 collaboratori di cui il 60% under 40. La Rotas Group Srl di Treviso, una delle aziende manifatturiere più grandi della Marca, cerca ingegneri, periti e stampatori, e per trovarli ha tappezzato Viale della Repubblica di cartelli con i relativi annunci.

All’epoca delle agenzie interinali e delle bacheche di ricerca digitali, un metodo “artigianale” che di sicuro ha attirato l’attenzione: «Cerchiamo i nostri addetti in tutto il mondo, e con tutti i mezzi disponibili», spiega il titolare e fondatore, Francesco Celante, «il nostro è un grande campus, diamo ai nuovi arrivati il tempo di ambientarsi, certo non è facile trovare certe posizioni perché il mercato del lavoro è molto cambiato. Sia per le aziende, che per chi cerca lavoro».
Un esempio? «Non basta più saper fare qualcosa. Il mestiere va arricchito di nuove tecnologie e va contestualizzata. La concorrenza, per tutti, è spietata: dall’Asia arriva manodopera di grande qualità e forti motivazioni, che qui non sempre è facile trovare». Le associazioni di categoria chiedono maggiori sforzi a scuole e università: «Non sono d’accordo, la scuola deve insegnare a imparare. Il resto tocca alle imprese». Certo non tutte hanno il tempo di aspettare. E chissà quanti di quei 4 mila posti resteranno vuoti semplicemente perché le condizioni proposte non sono appetibili: «In questo anche gli imprenditori devono responsabilizzarsi e fissare obiettivi a lungo termine, proponendo ai giovani un progetto preciso».
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