Libri, lezioni e alloggi fuorisede: ecco la “app” tuttofare per gli studenti

ASOLO. Compra e vendi i libri, trova un appartamento se sei fuori sede. Oppure, offri o cerca lezioni e ripetizioni. Alzi la mano chi, da studente, non ha mai dovuto cimentarsi con una di queste incombenze. Ora nasce la “app” dedicata a tutto ciò: addio annunci e bacheche coi fogliettini a strappo, l’incontro tra domanda e offerta è digitale.

Si chiama Unibook, e gli inventori sono due ragazzi giovani: una asolana, Greta Zamperoni, 27 anni, e un vicentino, Andrea Gerard, 28. A scaricare e installare l’applicazione da App Store e Google Play sono stati già circa diecimila utenti. Tre le sezioni: libri, lezioni, alloggi. Greta è studentessa, sta completando la laurea specialistica in ingegneria gestionale. Andrea, che era il suo fidanzato – sono rimasti buoni amici, oltre che soci – è invece appassionato di informatica. Il bisogno di lei di vendere e comprare libri e la passione di lui per la programmazione hanno fatto da scintilla e detonatore: così è nata l’idea di creare l’applicazione. «Un lavoro durato circa due anni, non è stato facile perfezionarla – raccontano – ma ora siamo soddisfatti e la risposta è ottima. Puntiamo ad arrivare a circa 70-80 mila utenti a regime per garantire un servizio ottimale».

È tutto gratuito: sia l’installazione, sia l’utilizzo per la compravendita di libri o per gli accordi su alloggi e lezioni. Ma allora il modello di business qual è? «Al momento non c’è, è un’idea che si è concretizzata – spiegano Greta e Andrea – in futuro vedremo se trovare un metodo per rientrare dell’investimento fatto e per continuare a far crescere l’applicazione». Nata per i libri, l’app è stata sviluppata successivamente su alloggi e lezioni - con geolocalizzazione per gestire al meglio i vari passaggi di compravendite e accordi - senza alcuna intermediazione o costo a carico dell’utente. Nella sezione libri di App Store, nei giorni scorsi Unibook era in cima alla classifica delle applicazioni più scaricate in Italia. Qualcuno l’ha già provata anche a Londra e in Giappone. —