L’ex miss Padania di nuovo nei guai: alcoltest positivo e oltraggio ai poliziotti

TREVISO. Nuovi guai per la bella Benedetta Mironici, già miss Padania, ex valletta in tivù e attrice in un film. Ieri è finita a processo per oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalità e guida in stato di ebrezza. La modella ha scelto la via dell’oblazione per non aver dato le generalità, mentre è stata dichiarata l’estinzione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale dopo che ha risarcito sia i due agenti di polizia che la Questura di Treviso, mentre per la guida sotto effetto dell’alcol l’udienza è stata rinviata a ottobre. Un precedenza, sempre per lo stesso reato, aveva ricevuto una condanna a tre mesi che è stata appellata.
I fatti risalgono al maggio 2015 quando una pattuglia della Polizia stradale aveva fermato per un controllo l’auto su cui viaggiava la Mironici. Quando sono usciti i risultati dell’alcoltest la donna è andata su tutte le furie. «Attenti a cosa dite, attenti a cosa fate, io conosco un responsabile della Stradale di Treviso e vi faccio vedere». Minacce che non hanno comunque sortito l’effetto sperato dato che ora la donna è finita a processo. A novembre aveva patteggiato a un anno di reclusione perché accusata di furto e ricettazione insieme al compagno Federico Marini, 48 anni. I due erano stati arrestati il 4 luglio scorso perché trovati in possesso duecento chiavi inglesi, cacciaviti e vari materiali per l’edilizia rubati in aziende della provincia.
È tra il 2003 e il 2011 che la bella Benedetta passa da un set fotografico all’altro, protagonista di diversi concorsi di bellezza. Un curriculum riassunto nel suo stesso sito dove si legge che «a miss Italia si classifica come miss “In Gambissima Veneto 2003”, prima classificata a miss “Dea Italiana”, miss Padania 2007; e miss “Treviso Marathon” . In precedenza aveva partecipato anche a Miss Muretto e Miss Universo. Era stata anche valletta per la trasmissione condotta da Fabrizio Frizzi “Mi fido di te” su Rai Uno, per poi recitare anche una piccola parte nel film “Gli eroi di Podrute”. —
G.B.
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