Le università a caccia di talenti Il Pio X ateneo per un giorno

Le facoltà si presentano nel collegio trevigiano a 500 ragazzi da tutto il Veneto Simulazioni e colloqui individuali: «Il dilemma è la scelta fra Italia ed estero»
tome agenzia fotofilm treviso incontro con università estere al pio x
tome agenzia fotofilm treviso incontro con università estere al pio x

I corridoi invasi dagli studenti, così come biblioteca e aule. C’è chi avanza spedito per raggiungere una conferenza, chi prende appunti di fronte a un tutor di Manchester mettendo alla prova il proprio inglese, chi, ancora, pone domande ai relatori di Ca’ Foscari e Università di Padova, i cui stand sono i più affollati. Ieri 500 studenti di quarta e quinta superiore, provenienti da tutto il Veneto, hanno affollato il collegio Pio X per “University Fair: essere protagonisti del proprio futuro”, evento che ha portato a Treviso i rappresentanti di 27 università, 16 delle quali straniere.

università in cerca di talenti

Giovani delle superiori a tu per tu con il mondo dell’università, alla ricerca di consigli, conferme e, perché no, pure per cambiare idea, magari dopo aver tentato (in simulazione) il test d’ingresso a giurisprudenza o medicina. «Siamo venute a dare un’occhiata, per chiarirci le idee» spiegano Elena Masiero e Annamaria Zucconi, al quarto anno al linguistico del Canova, «abbiamo escluso università che magari avremmo potuto scegliere, per poi pentircene» raccontano le loro compagne di classe Stella Zorzi e Federica Perin. Un passaggio tra i corridoi del Pio X l’ha fatto anche Abouba Kone, campione di karate della Ren Bu Kan e studente della quinta AE del Duca degli Abruzzi: «La mia intenzione è quella di andare all’estero, in Olanda. Ho chiesto consigli, in modo da aggiungere informazioni a quelle che avevo. Nel frattempo farò il test per la certificazione di inglese». La sua compagna di classe Linda D’Ambrosi, invece, intende restare in Italia. «Non voglio andarmene: l’anno scorso avevo approfondito Ca’ Foscari, quest’anno ci sono tornata ma provando a capire anche altre università, perché non ho ancora deciso, pur avendo le idee più chiare» racconta Linda.

le testimonianze

Tra chi guarda all’ambito scientifico, invece, ci sono Davide Velati e Giulio Ghiro, entrambi in quarta allo scientifico del Pio X. «Ho approfondito ingegneria civile» spiega Davide, «quel che è certo è che vorrei uscire dal Veneto, alla ricerca di persone ed esperienze diverse». «Ho provato i test di medicina e di economia, volevo capirci qualcosa in più» aggiunge Giulio dopo la simulazione. Ma gli studenti italiani, quando vanno all’estero, sono preparati? «Richiediamo un determinato livello per l'inglese e facciamo dei test per verificarlo» spiega Liam Armstrong, del dipartimento linguistico dell'Università di Manchester. «C'è chi lo sa meglio e chi meno, ma nel giro di poco recuperano e migliorano stando tutti assieme» analizza Joachim Fendt-Newlin della svizzera Sustainability Management School, pronta ad aprire un campus a Milano sulla sostenibilità ambientale, «il nostro obbiettivo? Formare i leader di domani».

Alessandro Bozzi Valenti

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