Le macchine da caffè Cma adesso parlano tedesco

Il colosso Wmf ha acquisito la storica azienda di Susegana dalla famiglia Dal Tio Operazione da 35 milioni: nasce il più imponente polo europeo del comparto
Di Enrico Lorenzo Tidona

La Cma di Susegana passa nelle mani del colosso tedesco Wmf. Nasce così il più grosso polo di macchine da caffè d'Europa, destinato a scippare quote di mercato a molti altri produttori trevigiani del comparto. Un'operazione da 35 milioni di euro, soldi finiti nelle casse della famiglia Dal Tio, titolari fino a due giorni fa della Cma e del marchio Wege Srl, dove ora si parla tedesco. Una notizia rimbalzata per tutta Europa e comunicata due giorni fa per lettera ai 160 dipendenti, parte dei quali a tempo determinato, allo scuro della maxi fusione e riunitisi subito in assemblea. «A Susegana avremo solo vantag gi» – assicura Stefao –Marchetto, direttore commerciale del gruppo Cma, «qui resterà l'intera azienda: dalla progettazione alla produzione, con nuovi e importanti sviluppi per il ramo software. Potremo entrare nel canale commerciale della Wmf, colosso quotato nella Borsa tedesca e in grado di farci fare un salto di categoria sia nel settore delle macchine da caffè tradizionali sia in quello delle automatiche. Abbiamo semplicemente una moltiplicazione delle opportunità». La Cma è una realtà in buona salute, con pochi debiti e un alto tenore di fatturato, passato dai 29,6 milioni del 2009 ai 37,9 milioni del 2010, il 28% in più, fino ad arrivare ai circa 50 milioni dell'anno passato. Un'azienda fondata nel 1969 da Nello Dal Tio (classe 1937) passata dalla piccola attività artigianale a volumi produttivi industriali, con oltre 25.000 macchine sfornate ogni anno dalla fabbrica di Susegana. Un pezzo importante del manifatturiero della Marca, cresciuto a metà tra il prodotto tradizionale e l'innovazione a suon di intuizioni e brevetti che rimarca quella di molte aziende gioiello del Nordest. Un ruolo centrale nel meccanismo ce l'hanno anche i figli di Nello, Roberto e Sonia, rispettivamente amministratore delegato delle consociate Geec negli Stati Uniti e della Wega Srl in Italia, e che risultano avere il 20% ciascuno delle azioni Cma. Non si sa ancora quale sarà il destino della famiglia Dal Tio, che per ora non commenta ufficialmente la notizia. A farlo ci ha pensato invece il gruppo Wmf (Württembergische Metallwarenfabrik), che fattura poco meno di 1 miliardo di euro l'anno, riferimento di primo piano nel mercato europeo delle macchine da caffè, che valgono un terzo del suo giro d'affari. Il resto deriva dalla produzione di pentole e posate. Il consiglio di amministrazione della Wmf ha accettato nella sua riunione conclusasi venerdì i dettagli dell'acquisizione, la cui valutazione era sembrata per certi versi bassa, vista la qualità dei prodotti della Cma, che commercializza principalmente, ma non soltanto, con i marchi Astoria e Wega. Come sempre in questi casi è in corso la due diligence dell’acquirente per la verifica dei conti e della struttura aziendale del gruppo Cma Wega. A questa seguiranno le necessarie autorizzazioni dell’antitrust, date le dimensioni della Wmf. È invece fissata per martedì prossimo la riunione tra i vertici della Cma e le maestranze, alle quali verrà presentato il piano di cessione e quello industriale. Intanto i sindacati trevigiani hanno chiesto un incontro con la famiglia Dal Tio per chiedere spiegazioni sugli ultimi movimenti e ricevere rassicurazioni sul sito produttivo di Susegana.

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