L’avvocato Barel «Fianco a fianco per il territorio»

Tra chi conosceva meglio Gianquinto Perissinotto c’è l’avvocato trevigiano Bruno Barel, che in qualità di vice presidente ha percorso con lui un largo tratto di strada nella Fondazione Silla Ghedina. «In questa avventura - ricorda l’avvocato Barel - Perissinotto ha espresso tutti i suoi talenti, con scelte di altissima qualità morale. Dalle borse di studio per gli studenti delle Dolomiti, fino al recupero delle opere d’arte di tante chiese disperse nei paesi di montagna, riuscendo sempre a restituire alle comunità qualche quadro, dipinto o pala d’altare sconosciute ai più, e festeggiando poi il restauro assieme a tutta la popolazione». Nato il 7 febbraio 1955, da sempre residente a Treviso, commercialista, a lungo consigliere di Veneto Banca, non trascurava le sue passioni più umanistiche: «Aveva un’elevatissima sensibilità culturale. Era uno scopritore di talenti, in grado di valorizzare le capacità dei più giovani. In tutto il suo lavoro ha sempre messo grande passione». Tanti i messaggi di cordoglio arrivati ieri alla moglie Francesca, alle figlie Elena e Chiara e ai tre fratelli.

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