L'Austria si è comprata la Comec spa
La multinazione Binder+Co ha acquisito la società di Badoere. E il fatturato raddoppia

L’austriaca Binder+Co ha acquisito la Comec spa di Badoere della famiglia Piovesana
Shopping industriale a Badoere di Morgano. La Binder+Co, multinazionale tascabile austriaca attiva nel riciclo dei rifiuti, ha acquisito la Comec spa, storica azienda produttrice di macchine per la frantumazione dei materiali, dando vita alla Comec-Binder srl. «Raddoppieremo da 10 a 20 milioni il fatturato nel medio periodo», dice Karl Grabner, membro del cda di Binder+Co.
L'accordo siglato da poco tra la famiglia Piovesana - fondatori nel 1964 della Comec - e i soci della Binder è frutto di una gestazione durata poco più di un anno. Nel corso 2010 c'erano sono stati i primi contatti con la società austriaca con la quale i Piovesana stavano inizialmente valutando una collaborazione, tramutatasi poi in cessione dell'intero pacchetto azionario, contenente fabbrica, portafoglio cliente e oltre 50 dipendenti, tutti confermati. Buona l'offerta presentata e ottimi i risvolti affaristici secondo quanto dichiarato da Grabner, pronto a investire forte per poter raddoppiare il giro d'affari dell'azienda trevigiana, calato dai 20 milioni del 2008 ai 6,2 del 2010, con un margine (-16%) e utile (-2 milioni) passati in territorio negativo nel 2010. La Binder opera da anni sui mercati internazionali con buoni risultati ed è in piena fase di espansione, specializzata nelle tecnologie ambientali e tra i leader mondiali nelle vagliatura e il riciclaggio del vetro. Dalla fine del 2006 si è quotata alla Borsa di Vienna, ulteriore passo per aumentare le proprie dotazioni finanziarie, e che nel medio periodo punta a portare il fatturato dell'intero gruppo a quota 100 milioni di euro rispetto agli attuali 63 milioni una volta digerita l'acquisizione di Comec e attraverso una nuova campagna di investimenti. «In questo percorso Comec si inserisce perfettamente all'interno della nostra strategia di espansione - afferma ancora Grabner dagli uffici di Gleisdorf, poco più di quattro ore di autostrada da Badoere, - era l'anello mancante nella catena dei prodotti Binder+Co. Intendiamo ora perseguire due importanti obiettivi strategici: l'ampliamento del nostro portafoglio con prodotti propri nel settore delle tecniche di frantumazione e l'allargamento del nostro accesso al mercato europeo attraverso una nuova rete di distribuzione in Italia e nell'intera area del Mediterraneo. La Comec, infatti, è già ben posizionata su paesi come Israele, Francia e Algeria, tutti mercati per noi molto appetibili». L'azienda con sede in provincia di Treviso, secondo i piani, sarà potenziata diventando un centro di riferimento internazionale. Con il nuovo stabilimento, Binder+Co ottiene anche un importante punto di appoggio strategico per i servizi all'industria italiana del riciclaggio del vetro, finora gestiti direttamente da Gleisdorf, e rafforza in questo modo la vicinanza ai grandi clienti internazionali come Italcementi o le aziende impiantistiche Paul Wurth e Maire Tecnimont.
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