L’aula magna della Da Ponte intitolata al professor Brescacin

il ricordoL’aula magna della Da Ponte sarà intitolata a Daniele Brescacin. Cittadino impegnato, artista, ma soprattutto appassionato insegnante, Brescacin ha dedicato tutta la vita alla scuola e alla...

il ricordo

L’aula magna della Da Ponte sarà intitolata a Daniele Brescacin. Cittadino impegnato, artista, ma soprattutto appassionato insegnante, Brescacin ha dedicato tutta la vita alla scuola e alla cultura della sua città. La cerimonia avrà luogo sabato 27 ottobre alle 10 nella scuola media di via dello Stadio.

Daniele Brescacin nasce a Fregona nel 1914 da Adamo Francesco ed Angela Altinier, una famiglia di valenti artigiani del legno da molte generazioni. Si diploma nel 1937 all’Istituto d’Arte di Venezia e nel 1946 all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, sotto la guida dei maestri Arturo Martini ed Alberto Viani per la sezione scultura. Già nel 1941 inizia comunque a insegnare educazione artistica, prima nella Scuola di avviamento professionale Lorenzo Da Ponte di Vittorio Veneto, poi all’Istituto tecnico commerciale Andrea Colotti di Feltre e alla Scuola di avviamento industriale Andrea Brustolon di Conegliano. Quindi alle medie di Pontebba e Tarvisio, poi nuovamente alla professionale e infine alla scuola media unica “Lorenzo Da Ponte” di Vittorio Veneto.

Non di rado gli capitò di doversi impuntare affinché chi aveva talento non interrompesse gli studi ma avesse concretamente dalla famiglia o dalla comunità le possibilità di continuare. Parallelamente all’insegnamento Brescacin svolse un’intensa produzione artistica, riportando numerose menzioni e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Fu critico letterario e d’arte, oltre che consigliere comunale dal 1970 al 1975 nelle file del Partito Liberale, di cui fu per un lustro pure segretario della Sezione cittadina. Morì il 10 settembre 1989.

Una personalità che ha contribuito alla crescita artistica e culturale di Vittorio Veneto, e che la comunità non dimenticherà. Intanto intitolandogli l’auditorium della scuola in cui ha insegnato per moltissimi anni formando generazioni di studenti. —

Francesca Gallo

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