L’amore sconfigge la burocrazia Michel e Silviu sposi a Mogliano

MOGLIANO. Amore e diritti che superano ogni confine. Ora, dopo aver affrontato non poche difficoltà, Michel e Silviu hanno una certezza: nel giugno del 2017 si potranno finalmente unire di fronte allo stato italiano con rito civile. E lo faranno nel Comune di Mogliano. Michel Signorin, nato a Rovigo e Silviu Iulian Munteanu, nato a Braila in Romania, sono una delle prime coppie omossessuali ad aver presentato agli uffici di piazzetta del teatro la richiesta di celebrare la loro unione civile. I due giovani, secondo quanto riportato puntualmente dal portale gay.it, stanno assieme da quasi sei anni e risiedono a Camponogara, in provincia di Venezia. Ad unirli: un progetto di vita comune (hanno già comprato casa da un anno) e tante passioni (in particolare quella per gli animali: «3 cani» raccontano «3 gatti, 4 bengalini, 6 cocorite, 15 pesci tropicali e 2 kakariki»).

A rendere difficile la loro unione, però, fino a qualche giorno fa, c'era un problema in più: il mancato nulla osta dell'ambasciata rumena. La nazionalità straniera di uno dei due ha infatti complicato, dal punto di vista normativo, l'iter per il riconoscimento dei loro diritti. In Romania, paese dell'Unione Europea, ad oggi non è presente alcun tipo di regolamentazione sulle unioni omosessuali. Alla precisa richiesta di Silviu, nelle settimane scorse, il Consolato rumeno, sportello di Trieste, ha negato il nulla osta, inizialmente previsto dal decreto ponte del Governo. Raccontando la loro storia Michel e Silviu hanno così sollevato un ulteriore interrogativo sulla possibilità di celebrare concretamente le unioni civili. I nodi si sono poi definitivamente sciolti con il pronunciamento del Consiglio di Stato dello scorso 21 luglio, che fa prevalere, in quanto norma di ordine pubblico, il diritto di costituire un'unione civile sulle eventuali differenti leggi straniere. La svolta positiva di questa vicenda si ha con l'immediata disponibilità dichiarata dal sindaco di Mogliano, Carola Arena. I nomi di Michel e Silviu, trascritti sul modulo della "richiesta di ricevimento verbale per la costituzione di unione civile" già predisposto dall'ufficio di stato civile sono così tra i primi ad essere stati presentati al Comune di Mogliano. L'amministrazione, a guida Pd, dopo aver aderito a inizio mandato alla rete Ready contro le discriminazione di genere, si conferma dunque "gay-friendly".
Non più tardi di un mese fa, all'indomani dello storico pronunciamento del Consiglio di Stato, proprio Carola Arena consegnava al dibattito queste dichiarazioni: «Sono molto felice» le sue parole «che finalmente il nostro Paese riconosca il diritto fondamentale di due persone, di qualsiasi orientamento sessuale esse siano, di veder riconosciuto il loro amore. Un atto di civiltà del quale dobbiamo essere assolutamente grati a questo Governo dopo decenni di incertezze. Sarò particolarmente felice di celebrare le prime unioni civili della città». E a voler scomodare le due categorie del materialismo storico marxiano, ampliandone il significato, la "sovrastruttura" delle nuove condizioni normative, in realtà, era già stata ampiamente anticipata dalla reale "struttura" dei rapporti umani. In villa Braida, già nel maggio 2014, si celebrò la prima vera festa di matrimonio gay (contratto in Portogallo) tra due professionisti trevigiani, Maurizio e Michele, rispettivamente bancario e medico, coppia di fatto da quasi vent'anni. Fra un anno toccherà anche a Silviu e Michel: a quanto pare è già tutto pronto.
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