Ladri di elemosine arrestati sul sagrato

Domenica le manette sono scattate ai polsi di due quarantenni dopo l'ennesimo furto. Prelevavano le offerte con un apposito braccio meccanico. Da mesi ripulivano le cassette delle chiese di Riese: scoperti dal prete di Vallà
RIESE. Arrestati i ladri di elemosine che da mesi svuotavano le cassette delle offerte nelle varie chiese della zona. Sono due bassanesi. Domenica pomeriggio, dopo numerosi appostamenti, i carabinieri della stazione di Riese hanno colto la coppia di malviventi in fragranza di reato. Li hanno bloccati poco dopo l'ennesimo colpo ai danni della chiesa di San Giovanni Battista di Vallà. Per i due quarantenni è quindi scattato l'arresto con l'accusa di furto aggravato.

Entravano in azione preferibilmente di pomeriggio, poco dopo le 15, aspettando che le chiese da colpire fossero vuote e non sorvegliate. Un metodo, il loro, raffinato anche sul fronte degli strumenti utilizzati. Oltre ai più comuni arnesi da scasso, infatti, i due malviventi avevano studiato una sorta di sottile braccio meccanico che, grazie a un uncino e al nastro adesivo collocato alla sua estremità, poteva agilmente penetrare nel contenitore delle elemosine e svuotarlo senza lasciare alcuna traccia.


Certo, nonostante queste accortezze, le segnalazioni provenienti dalle diverse parrocchie di Riese e frazioni non erano mancate. Da più di tre mesi, infatti, i parroci della zona trovavano le cassette delle elemosine inspiegabilmente alleggerite. Tanto che, don Angelo, parroco di Vallà, si era visto costretto a lasciare nel fondo del contenitore una striscia di carta a mo' di controprova.

Aveva così scoperto, dopo il passaggio dei due, che la cartina non era più sul fondo, ma in posizione verticale, segno inequivocabile che nel gregge qualche pecorella doveva essersi smarrita.

Una volta allertati delle poco miracolose sparizioni, i carabinieri di Riese hanno dato il via a una serie di appostamenti e controlli terminati domenica pomeriggio con l'arresto della coppia in fragranza di reato. A finire in manette, bloccati con un bottino di 150 euro sulla scalinata della chiesa di Vallà, il quarantenne Riccardo Collenz e il quarantaquattrenne Roberto Gasbarro, entrambi residenti a Bassano, pregiudicati e tossicodipendenti.


Per loro è scattata l'arresto con l'accusa di furto aggravato e l'immediato trasporto al carcere trevisano di Santa Bona. Proseguiranno, invece, le indagini dei militari per stabilire con certezza quante e quali chiese i due abbiano visitato nel loro periodo di attività. Oltre a quelle della zona di Riese, infatti, ci sono buone ragioni che fanno presumere l'esistenza di altre parrocchie colpite da questo tipo di furti, magari non denunciati dai relativi parroci per pura pietas cristiana.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso