La squadra che vinse sul cemento il San Cipriano è finito in mostra

Il campo sportivo e gli spogliatoi realizzati di fianco alla chiesa, dove dovevano sorgere dei garage Dal ’58 ai gol di Bagnara e Zanetti, fino alla rinascita con l’Altino: un’avventura tra foto, video e gol
Di Rubina Bon

RONCADE. Tutto iniziò dalla più classicissima delle sfide a pallone, quella tra scapoli e ammogliati. Correva l'anno 1958 e il campo da calcio era stato spianato da Angelo Beraldo e altri amici nel terreno di fianco alla chiesa che era stata appena costruita. Solo qualche anno più tardi, grazie al parroco don Angelo, arrivarono gli spogliatoi realizzati sotto la sala parrocchiale, là dove ci sarebbero dovuti essere i garage. Da allora sono passati più di cinquant'anni, la casacca gialloverde del Calcio San Cipriano è stata indossata da migliaia di calciatori. Tra quelli che si sono fermati alle giovanili e tra chi invece ha fatto il grande salto, come Eros Bagnara, attaccante classe 1985, ceduto prima al Treviso e poi arrivato fino all'Inter, o Valentino Zanetti, classe 1984, centrocampista arrivato alle giovanili del Parma. Per celebrare la società calcistica di San Cipriano, che dalla prossima stagione riparte con il settore giovanile grazie alla neonata A.S.D. AltinoSportiviS.Cipriano, si è celebrata da sabato in oratorio la mostra di foto e video che racconta l'avventura nel pallone della piccola grande realtà di San Cipriano. L’esposizione - boom nei tre giorni - è restata aperta fino a ieri, conclusa con la cena per coloro che hanno vissuto il microcosmo della società, organizata da Lino Gambirasi.

La tre giorni dedicata al Calcio San Cipriano è stata l'occasione per far incontrare vecchie e nuove generazioni, calciatori di ieri e di oggi, tutti accomunati dalla stessa passione. Quella passione che nel 1962 portò la società a investire nel settore dei giovanissimi e a vincere le prime due edizioni del trofeo Ceschel di Quarto d'Altino con gli allievi. Erano gli anni in cui per le trasferte il presidente Ruggero Bassetto si muoveva in motorino e dietro tutti i ragazzi, allenati da Ernesto Perocco, a inseguirlo in bici. Il ritrovo era al mitico bar “Da Coche”. Negli anni Settanta l'approdo in Terza Categoria. Si giocava a Roncade, al timone della società c'era Carlo Brugnaro e poi i fratelli Guerra, Sergio Gambirasi, Mario Magoga e Ferruccio Guriato. Nel 1981 la svolta con la nascita della nuova società U.S.C. San Cipriano 81, con presidente Romeo Andreazza e Daniele Bassetto segretario, votata esclusivamente al settore giovanile.

Ogni anno le fila della società si infoltivano, nel 1988 era arrivato il nuovo campo in via Marconi. Quanta emozione nell'accogliere per il taglio del nastro Ernesto Galli, portiere prima e allenatore poi del Lanerossi Vicenza, e un selezionatore del Vicenza che individuò alcuni giovani promettenti. Dieci anni dopo, nel 1995, con Lino Gambirasi e Renato Zanchettin la fusione con il Ca' Tron che militava in Terza Categoria: nasce la CiprianoCaTron. La società lievita fino a toccare punte di 260 tesserati, moltissimi del paese. Nel 2007 le redini della società vanno a Mirco Simonaggio. Il settore giovanile nel frattempo si sgretola, nel 2014 resta solo la Terza Categoria.

Trentenni e quarantenni che hanno vestito a suo tempo i colori del San Cipriano decidono ora di ripartire dai piccoli. Dopo un anno di collaborazione con l'Altino, è stata fondata quest'anno la A.S.D. AltinoSportiviS.Cipriano (presidente Celestino Mazzon, vice Enrico Luisetto, Angelo Trombetta responsabile del settore giovanile e Lino Gambirasi responsabile tecnico) che si presenta con le formazioni iscritte ai prossimi campionati di Seconda Categoria, juniores, allievi, giovanissimi, esordienti a 11, esordienti, pulcini e piccoli amici. Una scommessa nel nome del calcio che parte dai bambini, per far continuare la tradizione nel pallone che si lega al nome di San Cipriano.

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