La sferzata del maltempo nel trevigiano: le strade diventano fiumi di detriti, anziani in trappola nelle case allagate

Frane sulle colline da Guia a Col San Martino. Esondati il Teva e il Raboso, pensionata soccorsa nella notte

QUARTIER DEL PIAVE. Nella notte tra sabato e domenica una pioggia torrenziale ha martellato la Pedemontana, da Valdobbiadene a Vittorio Veneto. La situazione più grave tra Combai e Miane. La strada provinciale 36 è diventata, fra le 2 e le 3 di notte, un fiume in piena, non solo di acqua, ma anche di fango, ghiaia, sassi, rami.

Paura in Borgo Vergoman

Paura in piena notte in borgo Vergoman, soprattutto nelle vicinanze del ponte Visnà; si temeva che si trasformasse in una diga, anche per la grande quantità di foglie e di rami caduti sotto l’imperversare della precipitazione molto pesante. Sono scesi in campo gli operai comunali coadiuvati dai volontari dell’Avab Valsana.

Artico Guia danni da smottamento in via Ronce
Artico Guia danni da smottamento in via Ronce

L’assessore stesso, Luigi Rizzi, si è messo alla guida di una ruspa per liberare la strada dai detriti. Sul posto anche il sindaco Denny Buso. L’emergenza è continuata per tutta la giornata di ieri. La situazione è stata seguita anche dal deputato Angela Colmellere e dall’assessore regionale alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin. Intanto a Combai, in piazza e in via Pos Comun, si lamentavano analoghi problemi. Pericolosi smottamenti si sono verificati ai bordi della strada che sale da Col San Martino (Farra) fino a Combai.

Straripa il torrente Raboso

È finita sott’acqua la zona attraversata dal torrente Raboso (qui, in verità, si coltiva esclusivamente il Prosecco): ieri si è intervenuti anche sulla ciclabile in via Fontanelle che nella notte aveva registrato pericolosi danni. Il Raboso, gonfio d’acqua, ha trascinato un albero fino alla passerella pedonale di via Canal Nuovo, a Col San Martino.

La pianta si è incastrata ed ha provocato dei danni. Il sindaco Mattia Perencin ha fatto chiudere la passerella. Più a valle, il torrente è tracimato in via Giarentine; le case sono state circondate da acqua, fango e detriti. Garage allagati anche in via Muliana.

Frane a Guia e Valdobbiadene

In Comune di Valdobbiadene, a Guia e Santo Stefano, le frane sono state più d’una, invadendo anche un vigneto. Acqua, fango e ghiaia lungo le strade. I volontari dell’Avab, gli alpini della Protezione civile e gli operai comunali hanno lavorato tutta la notte e hanno trascorso la domenica di guardia, per monitorare le situazioni più a rischio. È finita sott’acqua la piazza di Guia, Strada Torte si è trasformata in un torrente in piena.

Volontari Avab in azione

«Questa notte è stato un vero disastro, speriamo che le condizioni del tempo cambino - ha affermato questa mattina Cristian Tessaro, presidente dell’Avab di Valdobbiadene - io sono stato svegliato alle ore 2.10 dal mio vice Alessio Marsura e successivamente ho avvisato il sindaco Fregonese e l’architetto Maddalosso. Ci siamo attivati subito per la rimozione dei sassi caduti in strada e per liberare i pozzetti». Le scuole elementari di Guia, come riferisce il sindaco Luciano Fregonese, hanno avuto il cortile ‘divorato’ dall’acqua. La pioggia, abbondante e per lungo tempo, ha staccato parecchio fogliame, che ha intasato le caditoie, per cui l’acqua ha invaso anche dei garage.

Artico Colbertaldo danni da allagamenti in via Grazie
Artico Colbertaldo danni da allagamenti in via Grazie

Danni a Colbertaldo

A Colbertaldo, in via Grazie, è esondato il torrente Teva. Nel pieno della notte una residente ha chiesto aiuto al sindaco e alla protezione civile.

«Quando siamo arrivati – riferisce il sindaco Mario Bailo – l’acqua era già entrata in casa, fino all’altezza di 45 centimetri. E, purtroppo, è la seconda volta che accade in un mese». L’abitazione è rimasta priva di energia per alcune ore. È finita in acqua anche un’auto. I vigili del fuoco hanno provveduto ai primi interventi di bonifica. «Il Teva – spiega il sindaco – nasce a Santo Stefano di Valdobbiadene. Evidentemente è caduta molta acqua che ha colpito precisi territori in modo molto pesante». A Vittorio Veneto è finita a bagnomaria la rotonda del Menarè, all’incrocio tra i Comune di Conegliano, Colle Umberto e, appunto, Vittorio veneto. —


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