La sagra di Bibano fa beneficenza Defibrillatore in dono al Comune

Tra i fan della manifestazione c’è anche il presidente Luca Zaia Domani sera ultimi eventi e gran finale con lo spettacolo pirotecnico 

La festa

La sagra di Bibano dona un defibrillatore alla comunità. Servirà a soccorrere chi viene colpito da infarto e verrà collocato in un luogo pubblico, così da essere sempre a disposizione. Domani, nella serata conclusiva, sarà consegnato all’amministrazione comunale. Verrà installato in centro a Bibano, in un luogo videosorvegliato, per scoraggiare eventuali malintenzionati o vandali. Il Dae, defibrillatore semiautomatico esterno, è tanto semplice da utilizzare quanto fondamentale per far ripartire un cuore in arresto cardiaco nel giro di pochi minuti. Come sempre i volontari della sagra hanno allestito varie serate, per una settimana ricca di appuntamenti musicali ed enogastronomici. Domani sera si svolgerà la cena a base di pesce, poi la musica con il gruppo dei Vertical Smile e alle 23.30 lo spettacolo pirotecnico. Il momento più importante sarà però la donazione dello strumento salva vita. Il defibrillatore sarà consegnato nelle mani del sindaco Paola Guzzo. È stato invitato anche il presidente Luca Zaia. «Cosa c'è di più bello della sagra del proprio paese natale, tanto più quando ad animarla è un gruppo di giovani motivati e con un obiettivo importante? - ha scritto il governatore nei giorni scorsi - ricomincia la sagra di Bibano, con il torneo di burraco, i cui introiti saranno destinati all'acquisto di un defibrillatore per il Comune». Mercoledì scorso oltre 150 persone hanno partecipato al torneo, un successo inaspettato anche per gli organizzatori, riempiendo il capannone accanto alla chiesa. La sagra di Bibano era nata negli Anni ‘70 per sostenere le opere parrocchiali, in particolare la scuola materna. Si è evoluta e sono una quindicina i bibanesi che adesso fanno parte del comitato festeggiamenti. Nei giorni di festa si mobilitano un’ottantina di volontari, tra i quali i “gialli”, giovanissimi che aiutano a servire ai tavoli. La sagra è anche umanità e ricordo. Anche questa edizione si è aperta nella memoria di Damiano Bet, dj Kelt, diciottenne volontario che era deceduto nel 2012 per un incidente in moto. —

Di.B.

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