La Roggia brinda al rugby

Nel viaggio tra i locali che partecipano al concorso oggi tappa all'osteria La Roggia in piazzetta Trentin a Treviso. I molti fanno il tifo per loro e non c'è dubbio che Giuseppe Favarato e Federico Minello, i due soci, siano degli esperti dell'argomento. In particolare Federico, che terminata la carriera sportiva nel mondo del rugby, ha iniziato la seconda vita come oste nel nuovo locale trevigiano. Inevitabile che, a distanza di quasi un anno dall'apertura della Roggia, qui si trovino spesso e volentieri, giovani e meno giovani appassionati della palla ovale. «Avendo giocato a Rugby per molti anni, ci sono molti amici che passano di qui a fare un saluto» spiega Federico Minello «ho cambiato tante squadre, dal Viadana Parma al Mogliano, io però sono di Carbonera e la mia storia inizia a Casale». Dalle parti della Roggia ci si ritrova così spesso in compagnia di numerosi protagonisti della scena trevigiana del rugby, Benetton compresa. «Siamo subentrati al gestore precedente» spiega Minello «si chiamava Bar Trentin, e abbiamo cambiato nome, perchè qui c'è l'incrocio con via Roggia che e il nome del fiume che bagna il plateatico. Abbiamo aperto il 28 luglio 2012 e fra un po' festeggeremo il primo compleanno». La Roggia è diventato presto un punto di riferimento per l'aperitivo trevigiano: «Puntiamo molto sullo spritz, fatto a regola d'arte, ogni sera apriamo bottiglie su bottiglie di buon prosecco. In più ci sono le polpette di carne, ne prepariamo a migliaia e ne vanno tutti molto ghiotti, e i panini molto particolari: c'è il tonno, radicchio e cren, quello con pancetta robiola e pomodorini secchi, il crudo robiola e tartufo, formaggio fuso funghi e speck, il top è quello con tonno e sedano, costano tutti 1,50 euro». Prima di avviare la nuova attività non è mancato un po' di training: «Ho lavorato per un po' in un bacaro a Venezia, vicino a rialto. Poi ho aperto con mio cognato, la sua famiglia è molto conosciuta in città». Assieme ai due robusti titolari ci sono anche le presenze femminili di Alessandra e Ludovica. Il locale dopo la pausa pranzo, chiude alle 15, riapre alle 6 e sta aperto fino alle 24 durante la settimana, anche fino alle 2 durante il weekend: «A pranzo facciamo piatti freddi per quelli che lavorano in città» poi per lo spritz-hour ci si scatena: tra buon vino, snack, cicchetti e fritti di ogni tipo. Abbiamo cercato di creare un locale po' diverso dal solito, un angolo suggestivo con un bel plateatico e quest'anno sta andando tutto molto bene. Siamo soddisfatti». La Roggia attualmente è tra i primi 40 bar in classifica, chi vuole farla salire può votare fino al 30 giugno.
Matteo Marcon
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