La Pedemontana apre l’1 maggio nel tratto da Malo a Montebelluna

Collegamento rapido con Bassano, Severin: ottima notizia. Gli artigiani: occhio ai pedaggi, potrebbero scoraggiare
Agostini Montebelluna cantiere strada Pedemontana
Agostini Montebelluna cantiere strada Pedemontana

MONTEBELLUNA. Ancora poco più di un mese e la fascia montebellunese-asolana avrà la sua superstrada a pedaggio, una autostrada in pratica. Per fine aprile sarà infatti aperto il tratto della Pedemontana Veneta che va da Malo a Montebelluna, passando per Bassano, mentre in estate dovrebbero essere completati i tratti a est, fino a Spresiano, e a ovest fino a Montecchio Maggiore per collegarsi agli altri tronchi autostradali.

Ora si sta lavorando alacremente al casello di Montebelluna est, quello che si collega alla Feltrina. I due caselli di entrata ed uscita sono in pratica pronti, ieri si stavano asfaltando le bretelle di entrata e uscita collegate alla Feltrina; le casse automatiche sono già state collaudate, i cartelli installati, manca ancora la segnaletica orizzontale.

In collegamento al casello dovrebbe essere realizzata anche una rotonda, la terza in quel tratto, ma è all’interno del piano di realizzazione del centro commerciale e per quella ci vorranno ancora un paio di anni. Ma intanto la Pedemontana Veneta sarà percorribile.

«Dall’1 maggio potremo utilizzare la Pedemontana Veneta e sarà un bene per la viabilità di questo territorio», fa notare il sindaco Elzo Severin, «quanto all’ulteriore rotonda da realizzare io mi auguro che non la facciano mai, perché in quel tratto ci sono già troppe rotonde. Se avessero accolto la proposta di Marzio Favero del casello unico non sarebbero state necessarie tutte queste rotonde, invece hanno voluto mantenere il doppio casello».

Comunque da fine aprile non sarà più necessario attraversare i centri abitati di Montebelluna, Caerano, Casella d’Asolo, Oné di Fonte, San Zenone e gli altri paesi che si trovano lungo la 248 “Marosticana-Schiavonesca Priula”, nel Vicentino, per andare da Montebelluna a Bassano e viceversa, con indubbio risparmio di tempo.

Ma c’è sempre il capitolo della viabilità di adduzione, che è una nota dolente. «È un bene che la Pedemontana Veneta venga aperta, noi siamo sempre stati favorevoli a questa opera», afferma il presidente di Confartigianato AsoloMontebelluna, Fausto Bosa, «ma siamo anche sempre stati critici sulla mancanza di una razionale viabilità di adduzione. La Regione continua a ripeterci che non ci sono risorse per intervenire sulla viabilità di adduzione, ma se non si inizia neppure a progettarla non la avremo nemmeno quando ci saranno le risorse».

Toglierà il traffico dai centri cittadini? Qui c’è qualche dubbio determinato dai pedaggi, ritenuti troppo elevati. «Ce l’avevano inizialmente venduta a percorrenza gratuita per i residenti», aggiunge Bosa, «poi è diventata a pagamento e i pedaggi previsti rischiano di renderla poco conveniente. Io di ritorno da Verona ho percorso il primo tratto, ma i pochi minuti che ho risparmiato rispetto alla strada normale non fanno la differenza in termini di costi. Sarebbe opportuno che prevedessero delle agevolazioni per il traffico pendolare e per gli utilizzatori abituali, per renderla appetibile al traffico locale. Non vorrei che facesse la fine della Brebemi: bella, ma snobbata». —


 

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