La maestra: «Da Farra a Udine con due bambini, come faccio?»
Qualche giorno fa ho ricevuto la bellissima sorpresa: la mia cattedra di ruolo assegnata all’ambito territoriale di... Udine. Ho persino ricontrollato la domanda. Certo c’era la possibilità di inserire altre province e io avevo scelto soltanto Belluno e Pordenone. Udine non l’avevo scritto da nessuna parte».
Si è presentata come un fulmine a ciel sereno la notizia del tanto sperato posto di ruolo nella vita professionale di Stefania Rigo (nella foto), giovane maestra di scuola primaria di Farra di Soligo, 34 anni, una laurea in scienze della formazione primaria e due bambini di 3 anni e 15 mesi. Tanto che appena saputo dell’inaspettata destinazione la giovane insegnante non ha esitato a inoltrare ricorso.
«Sono certa che si tratta di un errore dell’algoritmo. È lampante. Ma il Miur non mi ha ancora dato uno straccio di risposta. E pensare che ci sono colleghi con minore punteggio che hanno avuto un posto in un ambito territoriale più vicino rispetto al mio».
Con due figli ancora piccoli la giovane maestra si vede ora costretta a chiedere al ministero di rivedere quei chilometri di troppo, con quella cattedra assegnata a dir poco per una svista. La beffa, ossia la questione economica: «Soltanto per il costo della benzina, dell’autostrada e dell’asilo dei bambini avrei più spese che entrate», spiega la maestra Stefania, «Sarei insomma costretta a chiedere aspettativa. E pure non pagata».(a.v)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso