La Comacchio torna a casa e assume dieci lavoratori

CASTELLO DI GODEGO. L'industria Comacchio torna alle origini, ovvero a Castello di Godego, ma senza lasciare lo stabilimento di Riese. Nei prossimi giorni approderà in commissione edilizia la richiesta di un nuovo insediamento dell'azienda, nota in tutto il mondo per le sue macchine trivellatrici. Il nuovo capannone che verrà edificato in via Asiago, nella nuova zona industriale appena lottizzata, su un terreno di proprietà della Comacchio e sarà destinato alla progettazione e produzione di macchine perforatrici per perforazioni di grosso diametro (dalle 40 alle 100 tonnellate di peso circa), destinate al settore delle costruzioni e in maniera specifica delle fondazioni. Per la Comacchio è un ritorno a casa con il bel regalo di un buon numero di nuove assunzioni, almeno dieci all'esordio. Proprio qui, a Godego, è partita nel 1986 questa attività imprenditoriale nel campo della perforazione dei terreni: specializzata in geotecnica, fondazioni, consolidamenti, tunneling, pozzi acquiferi, geotermia ed esplorazioni minerarie, ora le macchine a marchio Comacchio sono presenti in oltre cento Paesi del mondo. L’attività cresciuta nel tempo aveva bisogno di maggiori spazi. Agli inizi degli anni Duemila il trasferimento a Riese fu dovuto proprio ai limiti imposti dal comune godigese sull'altezza dello stabilimento per la produzione delle macchine operatrici. Problema che sarà presto risolto, cambiando il regolamento comunale. «Per questa nuova linea produttiva», spiega il sindaco Pier Antonio Nicoletti, «l'azienda aveva bisogno di uno stabilimento con una campata alta 10 metri, mentre il limite comunale è di 8. Di fronte a un nuovo insediamento industriale e alla creazione di posti di lavoro soprattutto di questi tempi credo che vi siano tutte le ragioni per derogare a questa norma». Pur tornando a casa, la Comacchio continuerà a mantenere nella sede produttiva di Riese il suo focus nella progettazione e produzione di macchine per piccolo/medio diametro, che costituiscono attualmente il core business dell’azienda.
Davide Nordio
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