La cantina diventa arte con il fermento delle botti che fa “suonare” il vino

L’esperimento di Fondazione Università Ca’ Foscari e Regione Veneto  è stato sviluppato nell’azienda vitivinicola 47 anno Domini di Roncade  

il progetto

L’arte contemporanea può essere a servizio dell’impresa e valorizzare il suo patrimonio aziendale e il suo territorio? Risposta affermativa secondo Fondazione Università Cà Foscari di Venezia e Regione Veneto, che hanno promosso un progetto sperimentale denominato “Arte Digitale come leva per l’innovazione dei processi e del patrimonio aziendale”, che ha coinvolto dieci imprese, tra cui le trevigiane 47 Anno Domini di Roncade e Enotria Tellus di San Polo di Piave, ditte vitivinicole che ben rappresentano uno dei comparti più caratterizzanti della Marca.

Dopo aver seguito un corso di specializzazione alla Cà Foscari Challenge School, gli imprenditori sono stati abbinati a un artista contemporaneo, selezionato da Current Corporate, ditta di Treviso che si occupa di museografica d’impresa, per creare insieme un’opera cosiddetta “site specific”, ovvero realizzata in uno specifico contesto.

Così da ottobre scorso la “strana coppia” formata da imprenditore e artista ha lavorato in sinergia e l’installazione “Fermento”, inaugurata giovedì sera nella cantina di 47 Anno Domini. Costituisce il primo lavoro esposto al pubblico nato in seno a questo progetto. Il magazzino con le enormi cisterne in cui avviene il processo della fermentazione si è trasformato in uno schermo di videoarte, dove sono stati proiettati fasci di luce dall’affascinante resa visiva, che si muovono al ritmo di una composizione sonora ricavata dai rumori del “fermento”. Il vino dall’arte è spesso stato celebrato attraverso i paesaggi delle vigne o come prodotto in mano a personaggi di quadri famosi, dal “Giovane Bacco” del Caravaggio al “Caffè di notte” di Van Gogh, ma la fondamentale fase di trasformazione del mosto non pare mai essere stata un soggetto prescelto.

«Ho introdotto nelle botti dei microfoni adatti all’immersione nel liquido», spiega l’artista sonoro Nicola Di Croce, «registrando i “movimenti” della fermentazione, ma anche tutti i rumori che provenivano dall’esterno, per i quali la cisterna ha fatto da cassa di risonanza». Dal montaggio sonoro delle registrazioni il visual artist Claudio Bellini ha ricavato un algoritmo che ha tradotto il suono in immagini, con i colori bianco, giallo, rosso e celeste, che meglio rispondevano alla peculiare superficie sfaccettata delle cisterne. «Questo progetto permette all’arte contemporanea di valorizzare le imprese», dice Cristina Serraiotto titolare di 47 Anno Domini, «ma anche alle imprese di contribuire alla diffusione dell’arte contemporanea, che fuori dai musei può essere fruita da un diverso tipo di visitatore e avvicinarsi così di più alla gente». L’opera “Fermento” si può vedere gratuitamente nella sede dell’azienda a Roncade tutti i giorni dalle 18. 30 alle 19. 30, su prenotazione allo 0422/849976. L’evento lancia anche una mostra che si terrà a Treviso dal 9 marzo alla BS Gallery con i progetti di tutte le dieci opere delle imprese venete reclutate nel progetto di Cà Foscari. «L’identità aziendale», sottolinea Chiara Isadora Artico di Current Corporate, «viene rappresentata dagli artisti attraverso varie forme, dalla sound art, come nel caso di 47 Anno Domini, ma anche dall’arte urbana, all’arte digitale, passando per installazioni visive e light art». —

Elena Grassi

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