La «banda Bassotti» patteggia dieci anni
QUINTO
Erano stati arrestati a gennaio per una serie di furti in abitazioni tra le province di Treviso, Venezia e Padova. La cosiddetta «banda Bassotti» ha patteggiato di fronte al gup Elena Rossi la pena per un totale di 10 anni e dieci mesi di condanne. Alla sbarra, per una decina di furti messi a segno nel Trevigiano, erano finiti il 33enne Blerim Baku, il capo dell'organizzazione, a cui è stata inflitta la condanna più elevata: 3 anni. Due anni e otto mesi invece è la pena comminata al 25enne Serjan Zogu e al 24enne Izmir Caka. Il 21enne Samir Kulla se l'è cavata con un patteggiamento a due anni e sei mesi di reclusione.
I quattro albanesi, arrestati dai carabinieri il 4 gennaio scorso, erano stati beccati dopo l'ennesimo colpo messo a segno in un'abitazione di via Toniolo a Massanzago. Parte della refurtiva (per un totale di circa 150 mila euro tra gioielli, televisori, telecamere, consolle playstation, fotocamere, I phone ed I pad ma anche capi di abbigliamento di valore, penne Mont blanc, borse Luis Vuitton e profumi) era stipata a Quinto, parte a Resana in via Giorgione a casa di un cugino e della sorella del 32enne Blerim Baku.
La gang si stava preparando ad agire nuovamente: nel portabagagli dell'Audi A6 utilizzata per i colpi, rubata lo scorso 5 dicembre a Noale, presenti attrezzi da scasso, mazze, picconi, cacciaviti, torce, guanti da lavoro, spray al peperoncino e addirittura mattoni da scagliare come arma di difesa in caso di inseguimento delle forze dell'ordine.
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