La Baccini agli americani per 225 milioni
La Baccini Spa di San Biagio passa in mani americane per 225 milioni di euro. Il colosso statunitense Applied Materials (9,7 miliardi di dollari di fatturato) ha ufficializzato ieri l’acquisizione dell’azienda trevigiana che opera nel settore dei sistemi di produzione dei pannelli e delle celle fotovoltaiche.

PUCCI SAN BIAGIO DITTA BACCINI IN FOTO A.D. LISA BACCINI AGENZIA FOTOGRAFICA FOTO FILM
L’impresa trevigiana è un piccolo gioiello dell’high tech, con un volume d’affari cresciuto a ritmi vertiginosi negli ultimi anni fino a superare i cento milioni di euro. Il gruppo di Santa Clara ci ha messo gli occhi sopra e per accaparrarselo ha deciso di coprire di dollari (330 milioni, per la precisione) il fondatore Gisulfo Baccin e i figli Elisa, Andrea e Paola.
E’ stata una giornata storica, quella di ieri, per l’azienda di Olmi. Una sorta di addio, o di rinascita così diversa, condita da tanta emozione. «In qualche modo rimarremo in azienda, ma la cessione riguarda l’intero pacchetto azionario», spiega Elisa Baccini (nella foto) amministratore delegato, figlia del fondatore. Oggi la Baccini Spa è leader mondiale nella produzione di sistemi automatizzati di metallizzazione e collaudo per la produzione di celle fotovoltaiche in silicio cristallino.
Tali sistemi integrati consentono di effettuare una delle fasi di lavorazione più critiche nella produzione di celle solari, che incide in modo significativo sull’efficienza e sul rendimento delle celle, e di utilizzare nel contempo «wafer» di silicio ultrasottili, con uno spessore inferiore a 120 micrometri. Valori, questi, che consentono ai clienti di ridurre al minimo l’utilizzo del silicio, che rappresenta attualmente più del 60% del costo di produzione delle celle solari. «Con l’acquisizione di Baccini - dice Mike Splinter, presidente e amministratore delegato di Applied Materials - diventeremo uno dei maggiori fornitori di soluzioni per la produzione di celle al silicio cristallino nel settore fotovoltaico. Siamo impegnati per fare in modo che l’energia solare possa competere con la rete di distribuzione elettrica». Secondo quanto previsto dall’accordo, Applied pagherà 225 milioni di euro (circa 330 milioni di dollari al tasso di cambio attuale) alla stipula per l’intero capitale di Baccini. Le parti prevedono di perfezionare l’operazione all’inizio del 2008. Applied Materials Inc (quotata sul Nasdaq, la Borsa elettronica di Wall Street) è il leader mondiale nelle soluzioni di Nanomanufacturing Technology, con servizi e software per la fabbricazione di chip semiconduttori, display a schermo piatto, celle solari fotovoltaiche, elettronica flessibile.
I mercati di riferimento sono soprattutto quelli asiatici (Taiwan, Cina, Giappone). Baccini controlla invece circa l’85% del mercato mondiale delle linee per la produzione di celle fotovoltaiche, con un fatturato che nel 2007 toccherà i 110 milioni di euro (un anno fa erano la metà). «Il punto di incontro con gli americani - spiega Elisa Baccin - è stato proprio il comparto del solare». Il sito internet della Baccini si apre già in inglese. Da oggi dovrà imparare lo slang americano.
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