Italo, Treviso-Roma dal primo settembre Duello con Trenitalia giocando d’anticipo

Arriva da Udine, ferma anche a Conegliano e torna per cena Resta il nodo del treno “ipermattutino” invocato dal Nordest
Furlan Interpress/M.Tagliapietra Venezia 03.10.2012.- Treno "Italo" Venezia/Roma. Stazione Santa Lucia.
Furlan Interpress/M.Tagliapietra Venezia 03.10.2012.- Treno "Italo" Venezia/Roma. Stazione Santa Lucia.

Scatta il primo settembre il nuovo collegamento ferroviario al alta velocità della Marca con Roma grazie all’esordio di Italo, che vara il Roma Udine, con fermate, dopo Mestre, a Treviso, Conegliano Pordenone e Udine.

Il treno partirà dalla stazione di Treviso Centrale alle 7.12 - in precedenza ferma a Conegliano alle ore 6.52 – per arrivare a Roma Tiburtina alle 11.16 (4 ore e 4 minuti) e a Roma Termini alle 11.28 (4 ore e 16 minuti). Il treno parte da Mestre alle 7.47, e da Padova alle 8.03.

Il treno di ritorno, il nuovo Roma-Udine partirà invece da Roma Termini alle 15.15, fermandosi anche a Roma Tiburtina alle 15.25, per arrivare nel capoluogo della Marca alle 19.29, e fermarsi successivamente anche a Conegliano alle 19.45.

I primi prezzi, sul sito, oscillano fra i 39,90 euro e i 47,90 euro da Treviso.

Il collegamento fra Udine e Roma, che coinvolge anche la Marca, è uno dei dieci nuovi treni annunciati da Italo Ntv all’inizio del 2019.

E la scelta dell’orario, anticipato di una buon mezzora rispetto al primo Italo che esisteva oggi da Venezia, e di un’ora esatta rispetto al Frecciarossa, fa capire come Italo Ntv abbia dato seguito all’annuncio di un intervento” - diciamo così – nella fatidica battaglia del treno fra il Veneto e Ferrovie. Si tratta della grande mobilitazione del territorio - in particolare di Padova ma anche del Veneziano e della Marca da parte di imprenditori, categorie e associazioni - contro la soppressione del Frecciarossa non stop. Treno, questo, che consentiva di arrivare a Roma Termini alle 9.32, graditissimo a uomini d’affari, manager politici e imprenditori, che potevano presenziare a convegni e incontri ministeriali o politici e finanziari tra le 10 e le 10.30.

Ma Ferrovie ha sempre sostenuto che quel treno fosse antieconomico (nonostante ci fosse un indice di riempimento superiore al 60 per cento) e l’aveva appunto cancellato, fra mille proteste, petizioni e interrogazioni parlamentari.

La protesta ha visto in prima fila le associazioni di categoria, fra cui il presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza, ma anche le associazioni degli industriali, Confartigianato, e il mondo politico, in testa la Regione. E ancora diversi esponenti politici, dagli amministratori ai parlamentari con uno schieramento trasversale che spaiava dalla Lega al Pd passando per Forza Italia e Udc (da gli assessori regionali Marcato e De Berti, ai parlamentari De Poli,Ferrazzi e Sbrollini).

La prima impressione è che la collocazione oraria, per quanto consenta di arrivare a Roma poco dopo le 11, non sia quella che il mondo imprenditoriale ed economico veneto si attendesse. Soprattutto perché non viene “raccolta la formula” del collegamento non stop tra il Veneto e la capitale, con la soppressione di tutte le altre fermate dopo quella di Padova.

Non è insomma il treno del Nordest che tutti auspicherebbero. Ma qualcosa intanto si muove, sul fronte della programmazione nel collegamento ad alta velocità fra Nordest e Roma: Italo prova a giocare d’anticipo sulla concorrente Trenitalia, e allunga le sue rotta alla Marca trevigiana e a al Friuli. —

Andrea Passerini

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