Ipsss Nightingale, la nuova sede non basta

Castelfranco. La Provincia manda cinque classi nella scuola media di Treville e salva le iscrizioni
Di Davide Nordio

CASTELFRANCO. Ritorno alle... origini per l’istituto per i servizi sociali (Ipsss) Florence Nightingale: al problema della carenza delle aule nel la nuova sede di via Verdi si sta facendo fronte, infatti, con l’intero primo piano della scuola media “Martiri della Libertà” a Treville. Si torna nel paese da cui l’Ipsss ha traslocato dopo anni di disagi, grazie agli spazi messi a disposizione della Provincia dal Comune di Castelfranco.

Nonostante la realizzazione del nuovo edificio scolastico in via Verdi, operativo dal 2007, anche qui gli spazi si sono rivelati presto insufficienti per l’aumento delle iscrizioni. La dirigenza stava cercando cinque aule per altrettante classi, ma ogni tentativo sembrava cadere nel vuoto, tanto da far temere la limitazione delle iscrizioni.

Dapprima si era pensato agli spazi del liceo Maria Assunta di borgo Treviso, che ha chiuso l’attività lo scorso anno. Ma la proprietà, ovvero la diocesi di Treviso, non ha espresso interesse a mettere sul mercato lo stabile.

Quindi si era tentata la strada degli spazi all’interno del palazzetto dello sport, di proprietà della parrocchia del Duomo, ma anche questa ipotesi, dopo una prima dichiarazione di disponibilità a seguito della mediazione del Comune, non è andata in porto per problemi relativi alla sovrapposizione con altre attività programmate.

L’unica offerta, ma insufficiente è arrivata dall’istituto Martini di via Verdi che poteva mettere a disposizione solo due aule.

Anche la ricerca di spazi da adattare ad aule fatta nelle agenzie immobiliari cittadine non ha dato frutti.

Ma, mentre già si profilava il pericolo di dover adottare il numero chiuso (ipotesi che è al vaglio anche di altre scuole superiori castellane, come l’alberghiero Maffioli), è arrivata la disponibilità da parte del Comune di spazi nella scuola media di Treville, che, come da planimetria allegata alla delibera della Provincia (cui compete l’edilizia scolastica per gli istituti superiori) risulta più che sufficiente a risolvere il problema delle cinque aule mancanti.

Ovviamente una sede così... defilata rispetto alla sede centrale di via Verdi comporta qualche difficoltà di collegamento per gli studenti, ma a quanto pare ci penserà la scuola con un servizio di transfer via bus.

Il contratto sottoscritto tra le amministrazioni provinciale e comunale prevede un utilizzo per tre anni di aule e servizi della porzione sud a un canone di 34mila euro all’anno, mentre adattamenti e ritinteggiatura saranno a carico della Provincia.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso